
Carmine Gallo e Nunzio Samuele Gallucci entrano negli uffici del tribunale in un'immagine tratta dall'ordinanza e scattata il 23 giugno 2023
Milano – L’hacker Nunzio Calamucci, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul “gruppo di via Pattari 6”, si vantava in una conversazione intercettata di avere a disposizione “un paio di brigate” di collaboratori per le ricerche di dati riservati. Un vivaio di “ragazzi” pescati anche nell’ambiente delle università, in particolare tra cervelli che hanno lasciato l’Italia e sono finiti a lavorare nel Regno Unito. Un collegamento tra Milano, Londra e il campus universitario di Colchester, nella contea dell’Essex, dove secondo gli inquirenti erano state avvicinate dall’organizzazione creata dall’ex superpoliziotto Carmine Gallo almeno due persone. Che, a loro volta, si sarebbero servite di collaboratori per portare a termine gli incarichi.
Dalle indagini è emerso infatti il presunto coinvolgimento “nelle attività di esfiltrazione abusiva dei dati dalle banche strategiche nazionali” di una donna citata in numerose conversazioni intercettate come “Monica”, poi identificata dagli inquirenti. “La Monica adesso c’ha un suo problemino e una sua opportunità”, spiegava Calamucci a Giulio Cornelli (anche lui arrestato), intercettato il 30 novembre 2022 all’interno degli uffici milanesi della Equalize di Enrico Pazzali, a pochi passi dal Duomo. “Le ho detto: “Accettala perché secondo me fa comodo“. Le vogliono assegnare un’università. A Colchester”. Un volano verso la carriera nel mondo degli atenei, che a un certo punto l’avrebbe anche portata a rallentare il suo impegno per la Equalize, delegando le operazioni “ad altri collaboratori” e provocando le lamentele di Calamucci per il dilatarsi dei tempi: “La Monica sta iniziando a delegare le cose (...) Lo Sdi che non scarichi in mezz’ora lo faccio io nello stesso tempo”.
È Monica, tra l’altro, a occuparsi di una questione spinosa. La ricerca di informazioni sulla manager di Autogrill Simona Gelpi. Incarico che Pazzali, a suo dire, avrebbe ricevuto dalla senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli. “Lo sistema lei dottor Gallo?”, chiede Monica all’ex superpoliziotto, allegando all’email i dati raccolti. Ma emerge dalle indagini anche un’altra figura “legata all’Università di Colchester”, una giovane ricercatrice e docente italiana che, per il suo curriculum, era stata individuata dalle cyber-spie come una persona su cui puntare, da mettere a libro paga. “Appena viene in Italia la faccio venire qui – spiega Calamucci a Gallo – lei è quella che mi fa tutte le ricerche”.
In un’altra conversazione, Calamucci tesse le sue lodi: “È la più esperta di ’ndrangheta su a Colchester in università, poi all’università di Bologna (...) coi ragazzi, ci aiuterà per tutta la parte dei database dei Tribunali. Pubblica come una pazza, è bravissima”. Un ruolo da “cacciatore di teste" per l’hacker nato a Bollate 44 anni fa che si è fatto le ossa con Anonymous, vero esperto informatico del gruppo. A Londra, come emerge dall’inchiesta, operava una sorta di centrale di hacker a libro paga della Equalize, tanto che la Procura sta valutando una rogatoria nel Regno Unito. Calamucci, secondo le accuse, aveva anche a disposizione un ufficio a Londra “collegato” a Pierfrancesco Barletta, ex socio di minoranza di Equalize srl con il 5%, già nel cda di Leonardo-ex Finmeccanica - e attualmente vice presidente della Sea, indagato per concorso in accesso abusivo a sistema informatico in relazione a due report.

Barletta era indicato, nelle conversazioni intercettate, come un punto di riferimento nel mondo politico di centrosinistra, anche con funzione riequilibratrice visti i rapporti di Pazzali con il centrodestra. Ufficio svelato da una banale conversazione di Calamucci con un operatore telefonico, il 13 gennaio 2023, per fissare un appuntamento nell’immobile londinese riconducibile alla società Jaba srl fondata da Barletta, che ieri si è autosospeso dalla carica in Sea, gestore degli scali di Malpensa e Linate.