Ilaria Salis visita San Vittore a Milano: “Sovraffollamento terribile, è necessario un mondo senza carceri”

L'eurodeputata ha visitato San Vittore a Milano, denunciando le condizioni critiche della struttura e il sovraffollamento: “L’autolesionismo è una realtà quotidiana”

“Un mondo oltre il carcere è più necessario che mai”. È questo il pensiero ribadito da Ilaria Salis dopo aver visitato la casa circondariale di San Vittore a Milano. “La prima cosa, lampante, che mi è saltata agli occhi è la situazione di sovraffollamento, assolutamente terribile”, ha detto l’eurodeputata si Alleanza Verde Sinistra in un video pubblicato su Instagram.

“Il personale sanitario e gli psicologi – spiega Salis – sono calcolati sulla capienza e non sulle persone effettivamente presenti. Quindi anche quando si dice che l’organico è al completo in realtà si dice che potrebbe coprire meno di metà dei detenuti presenti”. In base ai dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, San Vittore ha una capienza massima di 749 posti, eppure attualmente ospita 1.111 detenuti.

Non solo, “alcune celle sono davvero troppo piccole, non c’è spazio per muoversi, sono costretti a stare tutto il tempo in branda”. E poi sottolinea la carenza di impianti di termoregolazione: i ventilatori non sono sufficienti e i tempi per le visite sanitarie sono infiniti. “Un’altra triste realtà – racconta – è l’autolesionismo. Che ho potuto constatare con i miei occhi ma che mi è stata confermata da parte del personale come qualcosa di quotidiano e diffuso”. Insomma, conclude Salis nella didascalia del video: “I problemi sono molti, troppi. L’emergenza è strutturale. Bisogna intervenire subito”.