
Don Luigi Scarlino con i ragazzi del suo progetto “Un gancio da Dio“
Papa Francesco con una Lettera apostolica chiese un allargamento degli orizzonti della Chiesa. All’interno di questa missione la Pontificia Accademia di Teologia, chiamata a sviluppare il dialogo con i saperi scientifici, filosofici e artistici, con credenti e non credenti, e tra le differenti religioni, ha nominato il parroco di Sant’Angelo, don Luigi Scarlino, “interlocutore referente“. Un riconoscimento che premia don Luigi, parroco di frontiera e tutta la comunità.
Don Luigi, come questa nomina?"Questa nomina arriva in un momento particolare per la nostra città, per la nostra comunità ecclesiale di Rozzano impegnata tra la realizzazione del Caivano bis e la candidatura a capitale italiana della cultura 2028. Una nomina che vivo non solo a livello personale, ma comunitario".
Questo ruolo, che promuove un confronto interdisciplinare, coinvolgendo sia credenti che non credenti, può aiutare la teologia a orientarsi verso la realtà e i bisogni delle persone?"In questi anni abbiamo portato avanti degli incontri dal titolo “Apericena Teologici“ con l’intento, non solo di ascoltare tanti ospiti che ci hanno omaggiato con la loro presenza, ma di avviare spazi e tempi di dialogo tra i concittadini credenti e non. La teologia esce dalle aule accademiche, incontra e ascolta il popolo per prendere carica e continuare il suo servizio per la vita di ogni uomo. Una teologia incarnata nel popolo e non distante da esso. La prima edizione 2019-2020 è stata interrotta causa Covid, ma non si è interrotta la passione e il desiderio di vivere qualcosa di unico al passo dei tempi. Il tutto è stato ripreso nel 2023-2024 con un percorso di 5 incontri dal titolo “L’avventura del credere“, è continuato in questo biennio con altri 5 incontri dal titolo “La bellezza del credere“ e giunge al 3° anno con il titolo Verso Nuovi Cenacol".
Cosa vuol dire per lei, la chiesa di Sant’Angelo e anche la comunità rozzanese?"Questa nomina non è solo un riconoscimento, ma un incentivo in più a fare meglio e a diffondere cultura. Monsignor Staglianò, presidente dell’Accademia guarda con attenzione e gratitudine a questi percorsi e ci sprona."
Come prosegue il suo impegno a Rozzano che sta attraversando un periodo di trasformazione culturale importante?"Rozzano sta vivendo da qualche anno una nuova stagione che la sta portando a crescere, questo contribuisce nel percorso. Nella nostra città ci sono fatiche e difficoltà, ma non manca la voglia di crescere e di mettersi in gioco. Questa nomina ci permetterà di entrare in comunicazione con altre realtà diffuse nel mondo che promuovono una teologia dal basso, incarnata nella storia e nella gente. Un “Gancio da Dio“ non è solo un progetto sportivo, ma soprattutto culturale e spirituale, in questi mesi è iniziato uno studio attento che porterà tra qualche mese a una nuova pubblicazione “la teologia della boxe“. Condivido questa nomina con tutta la città di Rozzano con l’auspicio di continuare a camminare insieme per fare insieme cose belle: questo è il compito della teologia, promuovere bellezza".