Il ritorno di Zanzibar e del Kenya. E il tramonto sul Mar Rosso

L'annata turistica è stata discreta, con aumenti del 15-20% su mete di target alto e riscoperte come Zanzibar e Kenya. Il problema Israele-Palestina ha influito sull'Egitto e il Mar Rosso. Annullamenti e cancellazioni a catena, ma anche malattie e problemi di famiglia.

Tramonto Mar Rosso, sorpresa Zanzibar e Kenya, tengono (per chi può) Emirati, Oman e Maldive, vendite natalizie ormai pronte al bilancio dell’Epifania, "diciamo un’annata discreta. Non da salti di gioia, ma discreta". Carlo Maderna, titolare della storica Clio viaggi inzaghese, è consigliere della Federazione Italiana agenti di viaggio e turismo (Fiavet) sezione lombarda, osservatorio privilegiato di gioie e dolori (negli ultimi anni più dolori) del settore viaggi e vacanze. La giornata nera sul calendario quella del 7 ottobre, che ha aperto la nuova pagina del conflitto israelo palestinese. "Premesso che i problemi sono ovviamente ben altri e di altri – precisa Maderna – la ripercussione sul mercato del turismo è stata immediata. Annullamenti e cancellazioni a catena sull’Egitto e il Mar Rosso. L’ultima proprio nei giorni scorsi: abbiamo rinviato a data da destinarsi una crociera sul Nilo che sarebbe dovuta partire i primi di gennaio, ma che era ormai troppo deficitaria di partecipanti".

Fuggi fuggi motivato? "Non mi permetto di sindacare la scelta personale di chi in vacanza vuole star tranquillo. Da operatore in continuo contatto con quei luoghi posso dire che le condizioni di sicurezza ci sono, e che il problema è soprattutto di pericolo percepito. Potrei anche dire che il rischio che si corre laggiù è il medesimo che si può correre nel centro di Parigi, o Francoforte, o Milano. Ma giustamente, l’emotività fa il suo. Non dimentichiamo che ai tempi della guerra in Jugoslavia era stato sconsigliato di fare vacanze in Italia o comunque nella zona del Mediterraneo. Eppure qui non abbiamo mai avuto percezione di un rischio".

Il tema aumenti. "Ci sono stati. Sulle vacanze di target alto l’aumento medio è del 15-20%. Molti i fattori: fra gli altri il fatto che tante catene internazionali hanno rimesso a nuovo vecchie strutture, e le hanno posizionate sul mercato a prezzo maggiore. Del resto, siamo anche nel periodo più caro. Se in due alle Maldive a Natale o Capodanno ci vai a cinque o seimila euro, dall’8 gennaio basta la metà".

Le mete riscoperte: "Zanzibar, che aveva avuto una flessione negli anni scorsi, e il Kenya, anche lui di moda anni fa, poi rimasto per qualche tempo in castigo. Sono andati bene". La montagna? "Più che altro teatro di vacanze in seconda casa. Facciamo qualche cosa, ma su proposte particolari". Il tanto contestato caro voli? "C’è, perchè mancano fisicamente gli aerei. Sono meno".

Piena vacanza d’inverno, tempo di primi bilanci e di qualche rogna: "Viaggi annullati causa malattia a valanga, rinvii causa problemi di famiglia o lavoro. Molto spesso dovrebbe occuparsene il cliente, ma è un servizio che abbiamo deciso di offrire. E che comporta parecchio lavoro".