MATTIA TODISCO
Cronaca

Il pub tutto nerazzurro a Milano: "Solo per gli interisti, per evitare problemi"

Alessandro Polenghi ha aperto il Bootleg Pub a Milano, un locale con cucina, birre e sport da godere sugli schermi. Qui si trasmette solo l'Inter, una scelta di campo per evitare scene spiacevoli

Alessandro Polenghi proprietario del Bootleg

Alessandro Polenghi proprietario del Bootleg

Con il Bootleg Pub, Alessandro Polenghi è arrivato a sei. È il numero dei locali aperti a Milano, tutti con cucina, birre e tanto sport da potersi godere sugli schermi. La particolarità è che se si tratta di basket, rugby, football americano, non ci sono distinzioni di sorta. Nemmeno sul calcio estero: passa di tutto un po’. In Serie A, invece, si vede soltanto l’Inter. Una scelta di campo. "Il locale è aperto ormai da sette anni – racconta Polenghi –. Come politica interna, io e l’altro mio socio interista abbiamo deciso di trasmettere solo partite dei nerazzurri. Siamo un po’ degli interisti integralisti. A vedere la squadra vengono gli amici di sempre, c’è gente che ha il tavolo riservato “stagionale’’, come se fosse un abbonamento. In questo modo evito scene che ho visto in passato e a cui non ho più voglia di assistere".

Qualcuno sarà al Meazza oggi pomeriggio, da buon tesserato. Gli altri hanno nel Bootleg un possibile approdo dove si è certi di trovare compagni di fede interista. Esclusivamente. Al massimo ci sarà chi vuole vedersi una partita di qualche altro campionato, particolarmente quello inglese visto che Polenghi ne è appassionatissimo e da quarant’anni viaggia in Inghilterra per godersi non tanto la Premier, ma addirittura i campionati minori. Il locale è anche la sede ufficiale dei tifosi italiani di due club inglesi, il Manchester City e il Wolverhampton. Nel caso dei primi, vengono accolti per le gare di Haaland e compagni ma si è dovuta fare eccezione per la finale di Istanbul: lì c’era l’Inter in campo a giocarsi la Champions League ed è prevalsa la regola di cui sopra. "Voglio precisarlo, è una scelta fatta puramente per stare tranquilli – continua Polenghi –. Per esperienza dico che se ci sono settanta persone del locale, a sessantotto non frega nulla dell’insulto ma ne bastano due perché possa venire fuori un casino. Invece qui ormai ci conosciamo tutti".

La fede interista è un’eredità da parte di padre, per il proprietario. Papà nerazzurro fino al midollo, eppure con un "neo" nella trafila da tifoso. "Ha giocato negli anni ‘50 nella squadra riserve del Milan, era in squadra con gente come Trapattoni, Radice. E ha pure segnato all’Inter... – racconta Polenghi –. Io ho mantenuto la stessa fede, anche se poi durante le partite devo lavorare. Il locale è sempre pieno. Quando sento un boato alzo la testa oppure esco dalla cucina. In qualche modo vuol dire che sta succedendo qualcosa...".