
Primo Consiglio comunale e giuramento del sindaco Ettore Fusco: in aula scontro tra centrodestra e centrosinistra
Primo consiglio comunale con il giuramento del sindaco Ettore Fusco e primo scontro politico tra centrodestra e centrosinistra. Durante la seduta, il sindaco ha denunciato una situazione critica nella macchina amministrativa: "Il Comune è disastrato per la fuga di funzionari e dipendenti. Ne manca un terzo", precisando però che "le casse comunali sono in buono stato". "Finalmente a Opera si è insediata una vera Amministrazione. Adesso si farà sul serio: manutenzioni, investimenti, tutto tornerà a funzionare. Ci vorrà magari del tempo poiché l’Ente è in carenza di personale, scappato per le pessime condizioni di lavoro con la giunta precedente immobile e inadeguata, ma ogni cosa tornerà al suo posto per la soddisfazione della comunità - le parole del primo cittadino -. Abbiamo presentato il programma di mandato e la squadra di Governo composta da assessori qualificati e preparati con a cuore il destino della nostra città. Anche i consiglieri comunali di maggioranza avranno tutti una materia di propria competenza e una commissione in cui lavorare per progettare il futuro di Opera. Igiene, cura del verde, palazzetto dello sport, cimitero e tanto altro le priorità di un’amministrazione costretta a lavorare inizialmente sulle emergenze".
L’opposizione ha subito scaldato i motori chiedendo l’elenco dettagliato di tutte le attività svolte dal sindaco nei giorni immediatamente successivi alle elezioni, comprese le ronde contro gli spacciatori e la blindatura del palazzetto dello sport che sono state pubblicate solo sul profilo personale del sindaco. I capigruppo delle due opposizioni Giuseppe Calcagno (centrosinistra) e Fabiana Di Pino (OperaPrima) hanno presentato delle interrogazioni relative alla pagina Facebook del sindaco: quella istituzionale riporta solo notizie indispensabili in quanto mancano dipendenti che possano seguirla. Segnali di malumore anche nella maggioranza. Gli animalisti, rimasti senza assessorato (Emanuela Pagliara, nonostante le preferenze ottenute, non è stata nominata assessore ma ha ricevuto solo deleghe da consigliere), hanno protestato con striscioni e cartelli e sono stati poi allontanati dall’aula.