MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Opera, il ritorno di Fusco: "Il Palazzetto dello Sport sarà aperto in due anni"

Il candidato di centrodestra ha vinto con il 65%

Ettore Fusco festeggia l’elezione a sindaco di Opera Foto MDF)

Ettore Fusco festeggia l’elezione a sindaco di Opera Foto MDF)

Ettore Fusco, candidato sindaco del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati), torna a indossare la fascia tricolore, dopo essere stato primo cittadino per 10 anni, tra il 2008 e il 2018. Ha vinto le elezioni comunali con il 65% dei voti. Giuseppe Calcagno, candidato del centrosinistra (sostenuto da Partito Democratico, Italia Viva e dagli Indipendenti del Centrosinistra del Fare) si è fermato al 23,4%. Fabiana Di Pino, candidata sindaca della lista civica apartitica Opera Prima, ha raccolto l’11% delle preferenze. A Opera si è tornati al voto dopo le dimissioni della sindaca Barbara Barbieri (Pd), rimasta senza maggioranza a seguito dell’uscita dei consiglieri di OperAttiva (Avs e M5S).

"La nostra città ha bisogno di ripartire – ha dichiarato Fusco poco dopo la vittoria – Come prima cosa rimetteremo in moto la macchina comunale, oggi fortemente sotto organico". Uno dei temi più sentiti dai cittadini durante la campagna elettorale è stato quello del cimitero comunale. "Il cimitero è in condizioni pietose – ha detto Fusco – l’illuminazione non funziona, i marmi si staccano, ci sono infiltrazioni ovunque. Deve essere immediatamente ripulito e rimesso in sicurezza". Anche la gestione del verde e della pulizia urbana è finita nel mirino del futuro primo cittadino: "In passato Opera era considerata una città ordinata, curata, tanto che molti la chiamavano la ’piccola Svizzera’ della provincia di Milano. Oggi vogliamo tornare a quel modello: taglieremo l’erba, svuoteremo i cestini, puliremo le strade, cose che sembrano banali ma che non venivano più fatte. Le scuole, ad esempio, sono in condizioni critiche, con infiltrazioni causate dalla mancata pulizia delle grondaie". Il caso del Palazzetto dello Sport: "È l’emblema della malagestione degli ultimi tre anni. Era tutto pronto. Invece l’amministrazione uscente ha lasciato la struttura incustodita, porte aperte, e il palazzetto è stato vandalizzato. Ancora oggi ci vivono persone all’interno". Secondo il sindaco neoeletto, la situazione è intollerabile: "Due giorni fa la polizia locale non è potuta entrare perché l’edificio risulta ancora formalmente ’in cantiere’. Una vergogna che risolveremo subito. Parteciperemo a un bando pubblico di Regione Lombardia per ottenere finanziamenti e ristrutturare l’immobile. Ho già sporto denuncia contro la vecchia amministrazione, e mi auguro che paghino di tasca propria i danni arrecati". L’impegno con la città Fusco si dice pronto a "restituire il palazzetto alla città entro due anni".

Massimiliano Saggese