MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il premio alla Tramontano, tanta emozione per Giulia. Il padre: “La cosa più bella da quando lei non c’è più”

Ambrogini d’Oro, la mamma della vittima: grazie Milano. La sorella: “Siamo orgogliosi di te”. La motivazione: un monito per rinnovare l’impegno per prevenire la violenza.

Il premio alla Tramontano. Tanta emozione per Giulia. Il padre: è la cosa più bella da quando lei non c’è più

Il premio alla Tramontano. Tanta emozione per Giulia. Il padre: è la cosa più bella da quando lei non c’è più

Milano – Loredana, madre di Giulia Tramontano, arriva al Teatro Dal Verme con appuntata al petto della giacca una spilla contro la violenza sulle donne e dice semplicemente: "Grazie a tutta Milano". Sì, perché al padre e alla madre di Giulia – la 29enne uccisa nel maggio scorso a Senago dal fidanzato Alessandro Impagnatiello quando era incinta del loro figlio, Thiago – ieri mattina è stato consegnato l’Ambrogino d’oro alla memoria, nella cui motivazione si legge: "Conservare il suo ricordo, onorare la sua storia, raccontare la tragedia che ne ha spezzato i sogni sono il modo di rifiutare la violenza e i soprusi contro le donne, in ogni forma e manifestazione. Un monito per tutti e tutti a rinnovare l’impegno culturale e sociale nella prevenzione e a lavorare congiuntamente per il sostegno delle vittime. Perché non sia mai più troppo tardi".

Giulia Tramontano, come Giulia Cecchettin, un’altra vittima di femminicidio, simbolo del riscatto delle donne contro la violenza. "Per noi sicuramente ricevere questo riconoscimento è una grande soddisfazione – spiega Franco, il padre di Giulia Tramontano, arrivando in teatro –. Questa è la cosa più importante che è successa dopo la perdita di Giulia. Abbiamo già ringraziato il Comune di Milano e anche quello di Senago. È una grande soddisfazione perché è un messaggio anche per tutte quelle persone che vengono dal sud con la speranza di realizzarsi. A Giulia purtroppo non è stato permesso".

I familiari di Giulia mercoledì hanno incontrato il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino e il sindaco di Senato Magda Beretta nella cittadina dell’hinterland milanese. Intanto, Chiara, la sorella, racconta che "Giulia era una persona riservatissima e amava entrare in punta di piedi nella vita di una persona anche quando stava per darci la più felice delle gioie, quella di diventare mamma". E in un post su Instagram, dopo la cerimonia, Chiara scrive: "Siamo orgogliosi di te. Noi vivremo nel tuo ricordo".

Ad accompagnare i familiari di Giulia c’è l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, che spiega: "Aspettiamo le condizioni giuridiche per poter accedere nell’appartamento di via Novella, a Senago, per ritirare quelli che sono i ricordi della vita di Giulia. I suoi indumenti e i vestitini di Thiago, che purtroppo non sono stati utilizzati. È stato molto toccante anche il contatto con il sindaco di Senago e con la comunità della cittadina, perché nel corso del tempo hanno raccolto numerosi oggetti, lettere, pupazzi per Giulia. A testimonianza di quanto questa vicenda processuale, che dovrà accertare tutti i livelli di responsabilità, abbia toccato i cittadini di Senago, e non solo loro".