Addio alla palestra ex-Frisi, l’impianto sportivo comunale di via Villoresi, nella zona sud di Bresso: da poche ore, tutto il perimetro esterno della struttura, dove alcune generazioni di cittadini si sono allenati e hanno praticato sport, è diventato un’area di cantiere per le prime operazioni di demolizione. Dalle sue ceneri nascerà il PalaBresso, il nuovo palazzetto dello sport inclusivo, che rientra nell’accordo di programma del grande progetto di rigenerazione urbana Quartiere Ben-Essere di Bresso" in questa zona vicina ai prati del Parco Nord Milano. In poche parole, possono iniziare gli interventi che porteranno nel corso dei prossimi mesi al totale abbattimento dell’impianto, che si svolgerà secondo una serie di fasi ben precise. Dopo la consegna e le recinzioni dell’area, scatterà il cosiddetto strip out, vale a dire quella tecnica che consente di ottimizzare la gestione dei materiali, con la loro separazione già nella zona del cantiere e con la possibilità successiva di riciclarli e di smaltirli. Si tratterà, quindi, di un’operazione di spogliazione dell’edificio sportivo togliendo, per esempio, ferro, alluminio e plastica, nel rispetto dell’ambiente; a seguire, ci saranno le verifiche a campione, per poi passare allo smantellamento dei pannelli e alla demolizione dei muri e dei pilastri dell’edificio: "Il Comune di Bresso ha consegnato l’area di cantiere all’impresa esecutrice dei lavori - spiega il sindaco di Bresso, Simone Cairo -. Comincia l’iter che porterà alla demolizione della ex-Frisi, per lasciare il posto al palazzetto dello sport: sarà un iter articolato con più fasi già programmate. Dalle previsioni, le procedure di abbattimento termineranno con l’arrivo della prossima primavera". L’importo economico per l’abbattimento della "ex-Frisi" è di poco superiore ai 400mila euro: "La costruzione del palazzetto dello sport è una delle opere previste nel progetto Quartiere Ben-Essere che porterà alla rigenerazione di questa parte della città - conclude Cairo -. Tra le altre, ci sono la realizzazione della vicina area umida di via don Vercesi, per la gestione sostenibile delle acque piovane, e l’apertura di una strada, vale a dire via Martiri delle Fosse Ardeatine, con una pista ciclabile".
Giuseppe Nava