
A sinistra, Palazzo Dugnani, all’interno dei Giardini di via Palestro: l’immobile ha bisogno di lavori
Milano – Lo scorso gennaio l’annuncio dell’obiettivo. Ora si fa sul serio. Il Comune ha aperto un bando per la concessione d’uso di Palazzo Dugnani per 33 anni. Il complesso monumentale di oltre 5mila metri quadrati, affacciato sui giardini di via Palestro e risalente al XVII secolo, attraverso la procedura pubblica viene destinato a polo scientifico culturale o in alternativa a museo dei media e delle immagini.
Il canone di concessione annuale posto a base d’asta è di 1,6 milioni di euro. I lavori di restauro sono stimati in circa 20 milioni di euro e saranno scomputati dal canone concessorio. La gara, aperta fino al 29 agosto, dà attuazione ad una delibera di Giunta dello scorso gennaio che coinvolge la Direzione Cultura e il Demanio. Si rivolge a imprese, società, enti, raggruppamenti temporanei d’impresa e prevede che l’operatore che si aggiudicherà l’edificio storico provveda agli interventi per il suo restauro e alla sua apertura al pubblico con attività di interesse culturale ed espositive, definite in due possibili ambiti: quello scientifico, in relazione con il vicino Museo di Storia naturale e con i temi della sostenibilità, oppure della comunicazione visiva, della storia dei media e della percezione attraverso le immagini.
L’assessore comunale al Bilancio e al Demanio Emmanuel Conte, intanto, commenta: "Palazzo Dugnani, all’interno dei Giardini di via Palestro, rappresenta una eredità preziosa di storia, architettura e cultura scientifica da valorizzare. Attraverso il bando pubblico auspichiamo di poter restituire nuovamente, nella sua totalità, ai cittadini milanesi un luogo che sarà dedicato al sapere e alla cultura, ampliando ulteriormente l’offerta museale della nostra città".
Interviene anche l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi: "Con l’avviso pubblico per la concessione e la riqualificazione di Palazzo Dugnani portiamo avanti il percorso di valorizzazione di uno dei più prestigiosi immobili della città. Una valorizzazione che andrà a beneficio di tutta la comunità perché andrà a integrare l’offerta culturale complessiva della città, armonizzandosi con la programmazione delle nostre altre sedi museali".