BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cernusco, il restauro di Villa Alari. Per i lavori 900mila euro in tre anni

Dopo l’acquisizione delle ali, via al recupero di Galleria e affreschi, dal Poeta Laureato all’Allegoria del sonno. La nuova commessa da 215mila euro, un tassello del puzzle. Dai ponteggi torna a galla la storia della dimora .

Dopo l’acquisizione delle ali, via al recupero di Galleria e affreschi, dal Poeta Laureato all’Allegoria del sonno. La nuova commessa da 215mila euro, un tassello del puzzle. Dai ponteggi torna a galla la storia della dimora .

Dopo l’acquisizione delle ali, via al recupero di Galleria e affreschi, dal Poeta Laureato all’Allegoria del sonno. La nuova commessa da 215mila euro, un tassello del puzzle. Dai ponteggi torna a galla la storia della dimora .

Dopo l‘acquisizione delle ali, via al recupero della Galleria e degli affreschi al primo piano di Villa Alari, dal Poeta Laureato all’Allegoria del sonno. E nei prossimi tre anni saranno stanziati altri 900mila euro per il ritorno agli antichi splendori del complesso settecentesco, a Cernusco sul Naviglio.

Un volano per la nuova economia turistica, un sogno accarezzato da tempo dalla città, che fa di tutto per trasformarlo in realtà. E la nuova commessa da 215mila euro aggiudicata di recente e ora in corso d’opera è un tassello del puzzle.

Sui ponteggi sono al lavoro le restauratrici, mani pazienti che hanno il compito di riportare a galla la storia.

Un percorso che ha ripreso vigore nel 2023 con la restituzione al Comune di Cernusco sul Naviglio del piano terra completo, coronamento di un accidentato iter di riunificazione della dimora di delizia. Di mezzo, 13 anni di trattative con il privato che aveva costruito appartamenti all’interno del gioiello e una pronuncia del Tar a favore della Giunta. L’Amministrazione, già proprietaria del corpo centrale, della cappella e della portineria con la stipula di una convenzione - aggiornata - con lo stesso operatore che aveva costruito le abitazioni private, ha acquisito definitivamente le parti mancanti, come previsto dalla sentenza del Tribunale amministrativo regionale, liberandosi - contemporaneamente - delle servitù di passaggio che gravavano sulla corte. Al municipio è stata trasferita anche la proprietà di un’altra porzione di parco accanto ai giardini all’italiana ampliando il polmone a disposizione degli amanti del verde. È ripartito così il sogno di riportare ai fasti originari l’edificio che sarà trasformato in un polo culturale. Lo scopo è conservare e consegnare il gioiello alla comunità.