
Una "piazza aperta", con una playstreet per i bambini e spazi per socializzare non lontano dall’ambulatorio di via Saint...
Una "piazza aperta", con una playstreet per i bambini e spazi per socializzare non lontano dall’ambulatorio di via Saint Bon, nel Municipio 7, dove il Cdi offre anche i suoi servizi gratis agli assistiti dell’Opera San Francesco: concretizzato con una donazione di 150 mila euro al progetto del Comune per pedonalizzare via Sacco tra via Seprio e via dei Gracchi, è uno dei regali che il Centro diagnostico italiano fa per i suoi cinquant’anni a Milano, dove iniziò nel 1975 l’avventura voluta "da mio padre Fulvio e da Sergio Chiappa, primario radiologo del Fatebenefratelli: un’idea innovativa che ebbe successo perché puntava su prevenzione, diagnosi precoce e medicina di prossimità", ricorda Diana Bracco, presidente e ceo del gruppo farmaceutico omonimo e del Cdi.
Cinquant’anni, 165 milioni di visite ed esami e oltre venti milioni di pazienti dopo (5 in convenzione per il servizio sanitario pubblico, 5 con fondi assicurativi, 6 milioni in solvenza, 4,3 in medicina del lavoro), il Cdi è un "ospedale diffuso", dice l’ad Andrea Mecenero, in 35 centri tra la città, l’hinterland e le province di Pavia e Varese, che l’anno scorso ha fatturato più di 150 milioni, in crescita del 10% dal 2023, e dove ormai "il 10% degli utenti non viene a curarsi ma a fare check-up e prevenzione". Sarà questo il tema della seconda edizione dell’evento “Equilibrio, energia, benessere”, in programma il 1° luglio a Step; uno degli appuntamenti aperti a tutti nel palinsesto del cinquantesimo, come lo spettacolo “Canti d’Ippocrate”, che sarà al Piccolo Strehler dal 10 giugno.