Il Nobel Stiglitz: "Divari sociali Urge cambiare"

Davanti a una platea di oltre cento persone, tra studenti e professori, il Premio Nobel Joseph Stiglitz ha parlato di "Un’economia per una società giusta, libera e prospera" all’Università Cattolica. Dopo aver ricevuto gli auguri (per i suoi ottant’anni) e i ringraziamenti da parte del rettore dell’università, Franco Anelli, della preside della facoltà di Economia Antonella Occhino e del direttore del dipartimento di Economia e Finanza, Luca Colombo, Stiglitz ha criticato l’attuale sistema economico e l’assenza di politiche che lo regolino. "Il neoliberalismo - dice - non ha dato risultati positivi. Negli ultimi quarant’anni non ha soddisfatto i bisogni delle persone, ma ha generato profitto per pochi aumentando le disuguaglianze sociali". Tra i "disastri del sistema" però individua dei primi cambiamenti politici: le direttive europee a tutela dell’ambiente. "Le aziende - ha evidenziato – hanno iniziato a investire in innovazione perché guidate dalla politica. Serve un’azione collettiva: economia e politica devono collaborare per ridurre le disuguaglianze e creare quella che chiamo una ’buona società’".

"Questa – riconosce – è la direzione giusta verso la mia idea di Capitalismo progressivo. Alla base deve esserci un Paese democratico, con le istituzioni impegnate a riscrivere le regole, a decidere le tasse e a bilanciare le disuguaglianze economiche. Servono le tasse, non vanno ridotte. Oggi c’è quella sul profitto, ma è sul capitale che bisogna incidere per redistribuire la ricchezza tra le persone". "I sostenitori del neoliberalismo vi diranno che non ci sono alternative – ha concluso –. Non è così".

Alessia Sironi

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