Lacrime per Alessio Cassandro, il trentottenne travolto dal Malpensa Shuttle venerdì dell’alba sulla rampa di via Sant’Elia che porta al cavalcavia del Ghisallo. Una morte che è ancora avvolta nel mistero – pare che l’uomo fosse già steso a terra al momento dell’impatto – ma che intanto lascia sconvolte due comunità: quella di Senago, dove il trentottenne viveva da un anno insieme alla moglie, e quella di Padula, cittadina in provincia di Salerno, di cui Cassandro era originario. I parenti sono partiti alla volta di Milano.
Per lui arrivano anche sui social i primi messaggi di cordoglio. A scrivere, venerdì sera, sulle sue storie di Instagram, è Chiara, personal trainer e influencer.La giovane conosceva Alessio Cassandro e con lui aveva anche salvato un uomo e un cane da un annegamento, durante un allenamento all’aperto, lo scorso aprile: passando di fianco al canale scolmatore del Seveso, i due avevano notato l’animale caduto nell’acqua dopo essere sfuggito alla padrona, e un uomo in difficoltà dopo essere intervenuto per tirarlo fuori. Quel giorno la sindaca di Senago, Magda Beretta, sulla sua bacheca Facebook aveva fatto i complimenti a Chiara e Alessio per "l’eroico salvataggio". Venerdì sera, una spiaggia come sfondo del messaggio, Chiara ha scritto una dedica per l’amico: "A te che amavi il mare. A te che eri la persona più generosa che conoscevo. A te che prima c’erano gli altri, poi forse tu. A te che “5 minuti e arrivo“ e poi erano 30. A te che mi hai fatta divertire. A te che ti sei fatto in 4 per aiutarmi quando ne avevo bisogno. Sarai sempre nel mio cuore. Ciao Ale". Ieri mattina gli ha dedicato l’allenamento: "3,5 chilometri, camminata e corsa, come facevamo sempre insieme". E poi ha fatto sapere ai suoi follower che venerdì "la mia giornata è stata spaccata a metà". Prima felice e poi, dopo la tragica notizia, "la caduta nell’abisso".
Sulla morte di Alessio Cassandro si continua a indagare: diversi sono i punti da chiarire. Gli agenti del Radiomobile della polizia locale ne sono quasi certi: il trentottenne era già a terra quando il Malpensa Shuttle diretto in aeroporto l’ha travolto sulla rampa di via Sant’Elia che porta al cavalcavia del Ghisallo alle 5.50 di venerdì 31 maggio. L’uomo era subito dietro la curva, ai piedi della salita, e l’autista non è riuscito a evitarlo. Altro elemento: i ghisa hanno trovato la sua auto di colore blu scuro parcheggiata vicino al piazzale ai Laghi, a poche centinaia di metri dal punto dell’incidente. Cassandro era arrivato lì in auto e poi ha raggiunto lo stradone a piedi? Il pm di turno ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso: l’esame sul cadavere servirà a capire se l’uomo fosse già morto al momento dell’investimento o se fosse ancora vivo quando è stato travolto.
I parenti di Alessio sono partiti da Padula per cercare di comprendere cosa è accaduto. Tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti, dal malore, ad una possibile aggressione per rapina al gesto volontario ma resta sempre da chiarire perché l’uomo abbia scelto di andare proprio in quel luogo isolato e lontano da casa, una notte di fine maggio.