NICOLA PALMA e ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Il mistero del morto investito dal Malpensa Shuttle al Ghisallo: da smartphone e telecamera le possibili risposte

Alessio Cassandro aveva 38 anni e viveva con la moglie a Senago, la sua auto è stata trovata vicino al luogo dell’incidente. Era già steso a terra quando il pullman lo ha travolto

I rilievi della polizia locale al Ghisallo

I rilievi della polizia locale al Ghisallo

Milano – Gli agenti del Radiomobile della polizia locale ne sono quasi certi: Alessio Cassandro era già a terra quando il Malpensa Shuttle diretto in aeroporto l’ha travolto sulla rampa di via Sant’Elia che porta al cavalcavia del Ghisallo alle 5.50 di questa mattina, venerdì 31 maggio.

Il corpo dell’uomo, che aveva compiuto 38 anni lo scorso 20 febbraio e che viveva da un anno a Senago, era subito dietro la curva, ai piedi della salita: l’autista del pullman l’ha visto soltanto all’ultimo secondo, complice anche la pioggia battente, e non è riuscito a sterzare in tempo per evitarlo. Restano aperti tutti gli interrogativi. Uno in particolare: cosa ci faceva lì Cassandro? Sicuramente ci è arrivato in macchina: i ghisa hanno trovato la sua auto di colore blu scuro parcheggiata vicino piazzale ai Laghi, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Il pm di turno ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso: l’esame sul cadavere servirà a capire se l’uomo fosse già morto al momento dell’investimento o se fosse ancora vivo quando è stato travolto.

Gli investigatori di piazza Beccaria hanno contattato la moglie per avvisarla della morte del trentottenne e per avere informazioni sulle sue ultime ore. Tutti gli scenari restano aperti, anche se alcuni rimangono sullo sfondo: a cominciare da una possibile aggressione per rapina, visto che Cassandro aveva con sé lo smartphone, o da un malore improvviso. La pista più accredita è quella del gesto volontario, ma resta sempre da chiarire perché l’uomo abbia scelto proprio quel luogo isolato e lontano da casa e se ci siano state avvisaglie dell’intenzione di farla finita.

Il pullman di una compagnia privata di trasporti è stato posto sotto sequestro e trasportato in un deposito di Cologno Monzese per essere esaminato dagli specialisti della Scientifica: non risulta che l’autobus abbia riportato danni alla carrozzeria, il che fa pensare che l’impatto sia avvenuto solo con gli pneumatici del mezzo pesante e che il corpo di Cassandro fosse già steso sull’asfalto. L’autobus è dotato di una telecamera: il filmato verrà passato al setaccio dai vigili. Gli investigatori controlleranno anche il cellulare del trentottenne, alla ricerca di messaggi o chat che possano spiegare la sua tragica fine in una notte piovosa nell’estrema periferia di Milano.