Il “gran rifiuto“ di Maurizio Tomasi alla piattaforma eBay: "Per una certa pigrizia telematica e soprattutto per non finire a fare il magazziniere dopo essere stato per tanti anni un rivenditore di musica indipendente. Sono la dimostrazione che si può resistere anche senza l’e-commerce, anche se è una dura lotta". Tomasi, 48 anni, è il titolare di “Joker“ di viale Pisa, "il più piccolo negozio di dischi di Milano": 21 metri quadri, dove sono accatastati ottomila cd e cinquemila 33 giri, molti usati e rarità. Aperto dal 1994, il negozio in zona Bande Nere è stato rilevato dal 48enne due anni dopo: "Un’epoca felicissima per i record store. La vendita dei cd procedeva a gonfie vele".
E oggi? Mentre la fruizione in streaming dilaga, la rivendita di cd e lp è "un meraviglioso mondo di nicchia, formato da veri appassionati per i quali l’acquisto di un supporto fonografico diventa un rituale. È un pubblico che di musica, negli ambiti che segue, ne sa più del negoziante. Una clientela che non si accontenta del mainstream e scava nel sottobosco musicale. Ci sono anche feticisti che acquistano più copie dello stesso album del gruppo perché la copertina cambia o è la stampa inglese o argentina o russa…" L’e-commerce avrebbe potuto allargare il giro di affari di Joker ma l’esperienza per Tomasi è stata da toccata e fuga: "Nel 2005 un mio amico mi aveva proposto di vendere qualche vinile raro su eBay, gli ho passato qualche perla e in effetti gli acquirenti non erano mancati perché la visibilità è pazzesca. Ma sentivo che stavo perdendo qualcosa che per me importante: parlare con “la mia gente“, come scrive Nick Hornby in “Alta Fedeltà“. Invece che negoziante di dischi sarei diventato un magazziniere che si limita a fare pacchi e spedirli". Un’altra cosa lo faceva sentire a disagio: "Sentivo di contribuire alla bolla speculativa del disco che vale non per la sua proposta musicale ma perché è stato stampato in poche copie. Su internet grazie a una platea enorme è facile giocare al rialzo. Con altri colleghi, cerchiamo di fare proposte accessibili un po’ a tutti perché la cultura non può essere di pochi". La réclame Tomasi la affida ancora alle vetrofanie fluo: "Una vetrina molto colorata funziona". Ancora più decisivo il passaparola: "Se hai un catalogo di qualità l’appassionato parla bene e porta altri clienti". A. L.