ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Senago, il dolore per Vins41: "Ciao, anima bella"

Iniziative e dediche dagli amici del giovane rapper, morto dieci giorni dopo l’incidente in cui è stato travolto da un’auto pirata

Vincenzo Monti aveva 19 anni

Senago (Milano) - In viale De Gasperi gli amici di Vins41 hanno messo alcuni lumini. La strada è chiusa al traffico dal 26 luglio per lavori in corso, ma gli operai ci raccontano che "un gruppo di ragazzi" ha raggiunto a piedi il luogo dell’incidente per ricordare il 19enne. Commozione e dolore, la foto in bianco e nero di Vins41 immagine simbolo della pagina Facebook “Senago Today“, bacheche dei social letteralmente invase da migliaia di messaggi, il telegramma del sindaco e il silenzio (legittimo) della famiglia.

Il giorno dopo la morte di Vincenzo Monti, investito nella notte tra sabato 18 e domenica 19 luglio, mentre era sulla moto con un amico, da un pirata della strada di 27 anni, poi denunciato dalla madre, la comunità di Senago si ritrova unita intorno a una tragedia assurda. "Ciao anima bella! Non dimenticherò mai il tuo forte sorriso, che aveva la dote di migliorarti la giornata". E poi, "continuerai a brillare perché le stelle non si spengono mai", "sarai un bellissimo angelo e continuerai il tuo progetto".

Vincenzo di giorno lavorava in una tipografia, la sera e nel tempo libero si dedicava alla sua passione, la musica rap. Negli ultimi due anni aveva girato alcuni video nella città dove era nato e cresciuto. Circondato dai suoi amici, sigaretta in bocca, linguaggio, taglio dei capelli e gesti tipici della sua età, un viso pulito e quella voglia di “spaccare“ che aveva travolto tutti.

In piazza papa Giovanni XXIII, dove Vincenzo aveva realizzato alcune scene dei suoi video, lo ricordano così: "In questi giorni siamo andati qualche volta in ospedale per stare vicino alla sua famiglia, abbiamo sperato e pregato fino all’ultimo".

Intanto la Procura di Milano ha disposto l’autopsia sul corpo del rapper. Il pm Mauro Clerici coordina l’indagine con l’ipotesi di omicidio stradale e omissione di soccorso. Stando a quanto emerso finora nell’inchiesta, la dinamica è abbastanza chiara, il 19enne stava rientrando a casa in sella a uno scooter insieme a un amico, quando è stato travolto da un 27enne di Paderno Dugnano che ha fatto un sorpasso in un tratto di strada con linea continua e, dopo l’incidente, è fuggito via senza fermarsi. È stata la madre, al ritorno a casa del figlio, appreso quanto era accaduto, a telefonare al 112 e avvisare i carabinieri dell’incidente stradale probabilmente ignara della drammaticità di quanto successo.

Vincenzo era arrivato in condizioni disperate all’ospedale e, dopo aver subito l’amputazione di una gamba, è rimasto in fin di vita nel reparto di rianimazione, fin quando il suo cuore ha ceduto, martedì pomeriggio. "Ora dovrai dare tu la forza e il coraggio ai tuoi amici, alla tua famiglia e alla tua ragazza, ti porteranno sempre nel loro cuore e tu farai da guida", si legge in un post. Per il momento non è ancora stata fissata la data del funerale.