REDAZIONE MILANO

Tutti in piedi per Ramelli, tranne sindaca e Stucchi

Un minuto di silenzio in aula in ricordo di Sergio Ramelli, tutti in piedi meno due, la sindaca Ilaria Scaccabarozzi...

Un minuto di silenzio in aula in ricordo di Sergio Ramelli, tutti in piedi meno due, la sindaca Ilaria Scaccabarozzi e il presidente del consiglio comunale Filippo Stucchi. A chiedere l’omaggio, poco prima, era stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Iannotta: "Invito tutti gli uomini liberi di questo consiglio ad alzarsi". A fine intermezzo la motivazione di Stucchi, che poco prima aveva commemorato il Pontefice scomparso: "Non mi sono alzato per il Papa, non mi alzo per Ramelli".

La sindaca, invece, ha affidato la sua a una nota del giorno dopo, intitolata "Un minuto di silenzio" e che si apre con l’elenco bipartisan di molte vittime degli anni di piombo. "Se il minuto di silenzio fosse stato proposto, con onestà intellettuale, per tutte loro, mi sarei alzata. Per una sola di loro, peraltro strumentalizzata a soli fini provocatori, ho rispettato il minuto (rispetto dovuto a chi è stato vittima) ma non mi sono alzata. E rivendico questa scelta".

All’ordine del giorno del consiglio comunale dell’altra sera la mozione, ancora non discussa, che chiederà qui come altrove l’intitolazione a Ramelli di un luogo della città. In apertura, invece, l’intervento di Iannotta: "È l’anniversario della morte di un giovane ragazzo, era poco più di un bambino quando morì in un letto d’ospedale a Milano dopo 47 giorni di atroce agonia". E ancora: "Chiedo un minuto di silenzio in sua memoria, che diventi finalmente una pietra tombale contro l’odio politico". Dopo l’invito, tutti in piedi, minoranza e maggioranza. La scelta di Scaccabarozzi e Stucchi di rimanere in silenzio, ma seduti, è stata stigmatizzata dall’opposizione per voce di Walter Baldi: "Rappresentate le istituzioni, dovevate dare almeno un segno di condivisione".

Monica Autunno