
Parsi io è papà, più ancora è madre", così disse Papa Luciani. Auguro, pertanto, al Conclave la Maternità. Quella della Madre...
Parsi io è papà, più ancora è madre", così disse Papa Luciani. Auguro, pertanto, al Conclave la Maternità. Quella della Madre di Dio che partorisce il Bambino Divino - come ogni bambino, è! - per dare al mondo dei fedeli un Salvatore. Ora, come mai prima, è necessario radicare la Pace in ogni parte del Mondo. E un’Istituzione come la Chiesa Cattolica la cui storia si è dipanata per 2025 anni, è certamente “un” se non “il“ contenitore più adatto a favorire l’alchimia necessaria a “partorire” la formula della Pace. Formula che contiene Male e Bene. Ovvero Bene e Male “insieme”, così come queste due forze possono e albergano nel cuore di ogni essere umano per cercare di gestirne la schizofrenia dando luce di speranza anche a ciò che è crudele, criminale. È soltanto la Verità che può rendere liberi .
Ed è a questa “ricerca della verità” che, in primis, la Chiesa cattolica affida la forza del cambiamento nel progetto comune di una salute mentale , individuale e collettiva, capace di garantire, finalmente, una Pace duratura sulla faccia della Terra. Laddove, armare gli eserciti prevedendo una spesa di 800 miliardi a tutela di una difesa dei “confini della terra madre” di “putiniana” memoria , equivale a riempire di armi gli arsenali per, poi, svuotarli. Pertanto, la Verità che la Chiesa Cattolica, in attesa dell’elezione di un nuovo Papa, dovrebbe prendersi la cura di partorire con la bianca fumata del Conclave, sarebbe quella che affida la Pace all’ascolto, all’incontro tra etnie, culture, economie, spiritualmente e legalmente , diverse. Al fine di generare prospettive di soluzione dei conflitti alternative a quelle che, come avviene oggi, nel mondo, considerano valido il “braccio di ferro” tra le Nazioni. E, ancora, utilizzano la paura, la minaccia, il ricatto, la ritorsione, il controllo - e ancor più quello spionistico del mondo virtuale!- lo sfruttamento delle risorse naturali a vantaggio, anzitutto e soprattutto di pochi, quali modalità a servizio di un potere narcisisticamente maligno che può, perfino, determinare la fine del mondo.