"Imbarazzante", "Ha ragione, bisogna fare in fretta". Il soggetto è Giuseppe Sala e la sua "incazzatura" sui tentennamenti dei senatori del Pd sul Salva Milano. Molto dure le parole della senatrice dei Cinque Stelle, Elena Sironi: "L’agitazione lampante di Sala, mista a una postura sfidante sul Salva-Milano, è qualcosa di imbarazzante. Quando il sindaco dice di “essere incazzato”, dovrebbe rivolgere quell’espressione a se stesso, per aver consentito che la città diventasse il luna park italiano del cemento. La Salva Milano rischia di stravolgere per sempre l’impianto normativo italiano in materia urbanistica. Non possiamo fare questo sfregio al Paese: il Pd così diventa complice di un sindaco fuori controllo e di un ministro come Salvini che non si cura affatto dell’interesse dei milanesi, ma solo di quello dei pochi acquirenti di questi palazzi sorti con intenti meramente speculativi. I colleghi del Pd si sveglino e ci aiutino al Senato a modificare quel testo inaccettabile, o se possibile a cestinarlo del tutto".
Di tutt’altro tenore il commento di Ivan Scalfarotto, capogruppo di Italia Viva in commissione giustizia al Senato, secondo il quale l’appello a fare in fretta del sindaco è comprensibile e condivisibile: "La Salva Milano si è resa necessaria per risolvere il paradosso di una giustizia penale che ha indebitamente preso il posto della giustizia amministrativa per risolvere problemi legati all’interpretazione di norme applicate pacificamente da anni dal Comune di Milano in modo assolutamente trasparente e alla luce del sole. Non è accettabile che la città che traina l’economia dell’intero Paese con la sua capacità di attrarre intelligenze e investimenti, sia stata paralizzata da una querelle interpretativa mai rilevata per anni, né dalla politica né dalla giustizia, e che il Parlamento si trovi ora a rincorrere. Ma questa è la situazione e non è possibile perdere altro tempo in una condizione di incertezza che blocca la vita economica e amministrativa della città".