"È il primo compleanno di Musa e in un anno siamo già riusciti a reclutare 194 nuovi ricercatori. Oggi quasi mille stanno lavorando a oltre cento progetti, molto concreti, e abbiamo abbattuto ogni steccato, disciplinare e di appartenenza: Bicocca, Statale, Politecnico e Bocconi lavorano fianco a fianco". Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’università di Milano-Bicocca e presidente dell’ecosistema Musa (che sta per Multilayered Urban Sustainability Action), ha radunato istituzioni, imprese e rappresentanti dei quattro atenei un anno dopo il lancio del maxi programma di ricerca, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: 116 milioni di euro, con fondi del Pnrr. "Stiamo rispettando le scadenze del Pnrr a dimostrazione che i soldi, quando ci sono, li sappiamo spendere molto bene. Anzi, se ne avanzano di più altrove ci candidiamo a prenderli noi. Sappiamo già come investirli", rilancia la rettrice, stilando un primo bilancio ed entrando nel merito. Capitale umano, in primis. "L’età media dei ricercatori neo-assunti è di 32 anni. Nel bando era stato inserito un impegno: almeno il 40% deve essere donna. A Musa le ricercatrici rappresentano il 55%. E non è una questione di “quote“: basta garantire le giuste condizioni di partenza, vince il merito e le donne ci sono eccome", sottolinea Iannantuoni, raccontando poi i progetti per la Milano del futuro, che sono più di cento.
Per fare capire "la concretezza" si citano alcuni casi-studio, a partire dal vero cantiere del Pnrr, avviato in piazza della Scienza per rendere il campus della Bicocca e una fetta di Milano più sostenibili, tra geotermia e pannelli solari: si mappano le isole di calore, si utilizzano meglio le acque piovane e si studia anche cosa succede nel sottosuolo della città in caso di alluvione. Il secondo progetto-esempio punta sulla digitalizzazione per implementare servizi utili alla cittadinanza, dalla telemedicina al trasporto sostenibile. Sono state avviate 17 attività di scouting tecnologico per lo sviluppo anche di nuove start-up e a Milano ci sarà anche un Premio Nazionale per l’Innovazione. Ci sono poi i Living Labs: laboratori di ricerca che punteranno a migliorare le condizioni di vita della cittadinanza e la qualità dell’ambiente. Un hub è dedicato ai diritti civili e coinvolge il terzo settore, monitorando le categorie a rischio, dagli stranieri alle donne vittime di violenza. Si combatte il linguaggio d’odio sulla rete. Ogni filone di ricerca ha un ateneo capofila ma si lavora insieme, unendo le competenze. "Fino a pochi anni fa era inimmaginabile - sorride la rettrice –. Siamo tutti molto competitivi, con Musa mettiamo le nostre specificità a fattore comune".
Nell’ecosistema - uno degli undici finanziati a livello nazionale dal Ministero dell’Università e della ricerca - sono coinvolti 26 soggetti pubblici e privati. A ricordare il ruolo trainante delle università per Milano, la Lombardia e il Paese ci sono il sindaco Giuseppe Sala e la consigliera per le politiche dell’Innovazione e della sostenibilità del Mur, Alessandra Gallone; per Regione Lombardia c’è Raffaele Cattaneo e non manca il presidente Crui, Salvatore Cuzzocrea. Si passano il testimone il rettore della Bocconi, Francesco Billari, il delegato del rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico, Marco Bocciolone, il rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini che spiegano l’impresa. "Musa rappresenta un esempio positivo di ecosistema che attraverso il Pnrr favorisce rigenerazione urbana e sostenibilità - sottolinea anche Alessandro Spada, presidente di Assolombarda –, è un acceleratore di innovazione situato proprio nel territorio che genera di più a livello nazionale: qui, a Milano e in Lombardia, si concentra il 20% di spesa in ricerca e sviluppo e hanno sede il 27% delle start-up innovative".
"Siamo partiti bene, senza sprecare neanche un giorno - ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala –. Ci sono le istituzioni e le quattro maggiori università cittadine, fondazioni e industria. A coniugare il tutto la qualità dei progetti su ambiti cruciali per il Comune di Milano: quando si parla di geotermia, di sostenibilità energetica, rigenerazione urbana, inclusione sociale, di ricerca, intelligenza artificiale, design, moda, è Milano. Per noi questo progetto è veramente vitale e ci auguriamo di poter giocare ancora una volta il nostro ruolo di traino. È un’occasione anche per il Paese".