REDAZIONE MILANO

Il ritorno dei turisti: Cenacolo sold out tutta la settimana

Da Duomo, Pinacoteca di Brera e Novecento incoraggianti segnali di ripresa

di Annamaria Lazzari

Il Cenacolo Vinciano ieri aveva i biglietti esauriti e non ci sarà posto libero per tutta la settimana e non solo. Sempre ieri la Pinacoteca di Brera ha registrato la piena capienza. Fuori dal Duomo sono tornate le code. Buona performance anche al Museo del Novecento, con la mostra di Mario Sironi. A Milano torna a soffiare il vento della cultura e il merito è in gran parte della "carica" dei turisti - quasi tutti provenienti dai Paesi europei - che hanno voglia di frequentare musei e monumenti.

Al Cenacolo Vinciano il sold out di ieri durerà fino a domenica e oltre: è tutto esaurito anche per il weekend del 28 e 29 agosto. "Da due settimane registriamo un ritmo più sostenuto non solo in confronto al 2020 ma anche rispetto agli scorsi mesi di giugno e luglio. Sono risultati superiori alle nostre stesse aspettative" fanno sapere dalla biglietteria. Il merito è dell’arrivo di turisti dal Continente "soprattutto da Francia, Germania e Austria". L’accesso è consentito a 18 persone ogni quarto d’ora. La prenotazione per l’ingresso è "obbligatoria sempre" precisa il sito del Museo. Ramiro Escargo dalla Spagna lo sapeva e si è mosso per tempo: "Ho acquistato sul web i biglietti 15 giorni fa. È stato solo un po’ complicato prenotare due posti nello stesso slot per vedere l’Ultima Cena insieme a un mio amico".

In un altro "scrigno" milanese – la Pinacoteca di Brera - le prenotazioni (obbligatorie su brerabooking.org) hanno raggiunto ieri quota 487, corrispondente alla massima capienza disponibile, considerando il contingentamento previsto dal protocollo Covid in ogni museo, "e non c’è stata nessuna defezione" fra chi ha prenotato anche mesi fa, spiegano dalla Pinacoteca, a dimostrazione che l’obbligo del Green pass (dal 6 agosto) non ha scalfito la voglia di cultura.

"Non è un problema il lasciapassare verde. Ormai la maggior parte della popolazione è vaccinata. I controlli all’ingresso sono veloci" conferma il francese Jean Claude Buhier. Della collezione della Pinacoteca afferma di aver apprezzato il genio di Caravaggio ma "sono rimasto anche colpito dalle opere di Cima da Conegliano" (sconosciuto ai più). A Ilanit Cohen e Dalia Alone da Israele piacciono "i ritratti: sembra che siano sul punto di intrecciare un dialogo col visitatore".

Anche in piazza Duomo la gente si mette in fila per visitare la Cattedrale. Certo, non sono i serpentoni chilometrici di un paio di anni fa. Ma che il turismo stia recuperando terreno lo dicono gli ultimi dati diffusi dalla Veneranda Fabbrica: il numero di visitatori a luglio 2021 (113.699) è decisamente superiore rispetto a luglio 2020 (quando furono solo 41.373) anche se rimane una flessione di circa il 60% rispetto ai volumi dello stesso mese del 2019 (quando si toccarono 289.579 presenze). Sven, tedesco, è rimasto stregato dal ciclo delle vetrate: "Incredibili i colori e i dettagli". Di Milano però vuole vedere anche i grattacieli "a partire dal Bosco Verticale".

Al Museo del Novecento (dove la prenotazione è solo consigliata) nel weekend di Ferragosto si registrate 839 presenze e sono oltre 10mila (10.296) i visitatori a luglio, con alcuni slot orari "sold out". Marco Oggioni, pubblicitario, è venuto apposta dall’hinterland per la retrospettiva su Mario Sironi. Ha una sua idea precisa del turismo culturale post Covid: "Non è più un fenomeno enorme di massa ma non è detto che sia un male. Sarebbe bello però se il desiderio d’arte si impadronisse anche dei nostri giovani: nelle sale ho visto quasi tutti stranieri".