MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il caso del loggionista. Il sindaco lo difende. La proposta dei Verdi:: "Subito l’Ambrogino"

Vizzardelli ha gridato “Viva l’Italia antifascista“ verso La Russa e i ministri. È stato identificato dalla Digos. Sala su Instagram: "E ora che gli si fa?".

Il caso del loggionista. Il sindaco lo difende. La proposta dei Verdi:: "Subito l’Ambrogino"

Il caso del loggionista. Il sindaco lo difende. La proposta dei Verdi:: "Subito l’Ambrogino"

e Nicola Palma

A metà mattina, il giorno dopo la Prima della Scala, il sindaco Giuseppe Sala impugna il cellulare e posta un’ultima “storia“ scaligera su Instagram. Nell’immagine si vede il Palco Reale e la scritta recita: "E infine, ma al loggionista che ha gridato “Viva l’Italia antifascista“ ed è stato identificato, che gli si fa? (Chiedo per un amico)". Il messaggio del primo cittadino è una difesa via social di Marco Vizzardelli, il melomane e giornalista pubblicista che giovedì sera, dopo che era stato eseguito l’Inno di Mameli, ha urlato "Viva l’Italia antifascista" – "mi è venuto quasi spontaneo dire quella frase, pronunciata in maniera perentoria, quasi come una constatazione", raccontava ieri Vizzardelli – e durante il primo intervallo dell’opera “Don Carlo“ di Giuseppe Verdi è stato avvicinato ed identificato da quattro poliziotti in borghese della Digos. "Con gli agenti – ricostruisce Vizzardelli – l’ho buttata sul ridere: “Se avessi detto Viva l’Italia fascista, avreste dovuto prendermi e mandarmi fuori, ma così no...“. A quel punto, anche loro si sono messi a ridere. La situazione era tranquilla: ho fotografato da solo il mio documento e ho inviato lo scatto via Whatsapp a uno di loro".

Il loggionista identificato è diventato quasi subito un caso politico e Sala è stato tra i primi a scendere in campo per difendere Vizzardelli e, soprattutto, ciò che il melomane ha detto rivolto al Palco Reale dove, oltre al sindaco e alla senatrice a vita Liliana Segre, erano seduti il presidente del Senato Ignazio La Russa e i ministri Matteo Salvini ("Chi urla alla Scala ha un problema"), Gennaro Sangiuliano ed Elisabetta Casellati, tutti esponenti del centrodestra.

"Viva l’Italia antifascista" diventa uno slogan che rimbalza sui social. Il Pd lancia l’hashtag #identificarsi, la segretaria dem Elly Schlein va all’attacco su X: "Viva l’Italia antifascista. Continueremo a gridarlo, ovunque. Anche se non piace a Salvini. E adesso identificateci tutte e e tutti". Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni polemizza con sarcasmo: "Mi auguro che il motivo che ha portato agenti della Digos a identificare chi ha gridato “Viva l’Italia antifascista“ alla Scala, sia perché il questore e il prefetto di Milano intendono ringraziare quel cittadino per aver reso omaggio alla Costituzione".

Il capogruppo di Europa Verde in Comune Carlo Monguzzi si rivolge a Sala: "Il sindaco (che ne ha la facoltà) conferisca subito l’Ambrogino a Marco Vizzardelli. Sarebbe la bella e giusta risposta di Milano città medaglia d’oro della Resistenza".