"L’opera lirica rappresenta Milano e Milano è un’eccellenza nel mondo e rappresenta la musica italiana nel mondo". Parola di Ornella Vanoni, al suo ingresso al Piermarini. "Basta che non si rappresenti Richard Wagner, tutto il resto va bene", la nota a margine. Tra le stelle della Prima della Scala c’è Patti Smith, fedele al suo stile e anche ai colori del Don Carlo: giacca e pantaloni neri, con uno scialle color panna. Giacca e pantalone nero anche per Veronica Pivetti.
Tra le celebrità che hanno catturato gli sguardi, il cineasta Pedro Almodóvar ("Questa è la mia cultura, perché parla della storia di noi spagnoli. Sono molto felice, questa è la mia prima volta qui, sono davvero molto eccitato") assieme all’attore e regista Louis Garrel: entrambi ospiti di Giorgio Armani, hanno sfoggiato uno smoking dello stilista milanese. Tocchi di rosso tra le signore, contro i femminicidi, in ricordo di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano. Il tenore Ramtin Ghazavi, unico corista iraniano del teatro milanese, ha portato al Piermarini "Donna, vita, libertà" (in inglese): lo slogan delle donne iraniane inciso su una t-shirt, perché la Prima della Scala ha il suo risvolto politico, come sempre, e ha quindi voluto ricordare la lotta per i diritti civili nel suo Paese, prima di salire sul palco. Roberto Bolle siede accanto al sovrintendente Dominique Meyer, che ha voluto rimarcare anche nel giorno della lirica l’importanza del balletto per la Scala: "Bisogna essere tutti uniti in una serata come questa di celebrazione della cultura italiana nel mondo", l’invito dell’étoile.