
Razzante * ultimo Rapporto Eurispes sulla trasformazione digitale in Italia fotografa un Paese diviso tra una minoranza iperconnessa e...
Razzante
L'ultimo Rapporto Eurispes sulla trasformazione digitale in Italia fotografa un Paese diviso tra una minoranza iperconnessa e una vasta fascia di cittadini esclusi dalla rivoluzione digitale. Sono oltre sette milioni gli italiani, in gran parte anziani, residenti in aree interne o con basso livello d’istruzione, che restano tagliati fuori dalla Rete e quindi da strumenti essenziali come Spid o Carta d’identità elettronica (Cie). Solo il 43,5% degli over 65 usa regolarmente Internet, segno di un divario non solo tecnologico, ma sociale e culturale. A questa assenza digitale si contrappone un’eccessiva immersione online delle nuove generazioni, con oltre sei ore al giorno trascorse sul web, due delle quali dedicate ai social. La dipendenza dalla connessione è tale che il 70% degli adolescenti dichiara di provare ansia all’idea di restare fuori dal flusso costante di aggiornamenti. La Fomo – la paura di essere tagliati fuori – è solo uno degli effetti di una relazione sempre più totalizzante con il digitale, che può generare disattenzione cronica e fatica mentale. Tuttavia, il tempo speso online non coincide con un uso consapevole: secondo il Rapporto Eurobarometro 2025, solo il 46% degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, contro una media UE del 54%. Il dato crolla al Sud e tra gli over 60, dove meno del 30% ha familiarità con gli strumenti digitali. In Lombardia, invece, oltre il 50% della popolazione adulta possiede competenze almeno intermedie, in linea con Emilia-Romagna e Veneto. Le regioni meridionali, al contrario, scontano un ritardo strutturale. Il divario territoriale è aggravato dalla carenza di infrastrutture, dall’offerta formativa più debole e dalla scarsa presenza di poli innovativi. Il rischio è che la digitalizzazione, anziché includere, finisca per accentuare le disuguaglianze esistenti.
Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano