Milano, 26 novembre 2024 – “Nessuna protesta, nessuna nobile ricerca di risposte, quella di stanotte a Milano nel quartiere Corvetto è stata una guerriglia, che era stata organizzata nei tempi e nei modi, con tanto di auto posizionate ad hoc per impedire l’intervento delle forze dell’ordine e l’uso di bombe ed altri artifizi, pietre, incendi e quant’altro ed era finalizzata a devastare e aggredire, per affermare una presunta superiorità sulle leggi, sullo Stato, su ogni regola civile".
È questo il commento di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto stanotte nel quartiere periferico di Corvetto, a Milano, dove un centinaio di persone, organizzatesi per protestare a seguito della morte di Ramy Elgaml, deceduto durante la fuga dalle forze dell'ordine, ha scatenato incendi e atti di vandalismo.
“Un evento che fa il paio con altri simili – prosegue Mazzetti –, l’ultimo appena due giorni fa a Padova, che svelano la pericolosità di gruppi coesi in cui ci si organizza e ci si appoggia vicendevolmente per fronteggiare le autorità, anche intervenendo al minimo segnale lanciato al bisogno dai sodali per intralciare, intimidire e aggredire gli operatori della sicurezza”. Poi, la preoccupazione: “È un fenomeno in crescita estremamente allarmante, e la frequenza con cui si manifesta fa correre il rischio che sia considerato ormai normale mentre, in realtà, richiede risposte ferme ed efficaci per arginare il convincimento che in alcuni luoghi si possa agire completamente al di sopra della legge”.
“È l’ennesimo episodio che manifesta l’escalation di prepotenza e violenza che caratterizza alcune parti delle nostre città considerate zone franche da ampi gruppi che si atteggiano a padroni del territorio - sottolinea Giuseppe Camardi segretario Fsp Milano -. E’ un fenomeno sempre più evidente e pericoloso, che mette gli operatori delle forze dell’ordine continuamente di fronte a un’arroganza crescente perché animata soprattutto da un convinto senso di impunità, che a lungo andare potrebbe avere conseguenze devastanti”.
A causa della situazione di forte tensione, la Questura di Milano è orientata a chiedere rinforzi, anche perché i fatti del Corvetto stanno avvenendo in quello che, per l'ordine pubblico, è uno dei periodi più impegnativi dell'anno, che culmina nella Prima della Scala. I rinforzi, probabilmente una trentina di agenti, potrebbero essere utilizzati per le nuove, eventuali tensioni che potrebbero crearsi nel quartiere multietnico.