ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Greta Curti morta in un incidente: “Per mia figlia chiedo giustizia e un equo risarcimento”

La 21enne stava rientrando a casa dopo il lavoro. L’appello del padre in un cartellone affisso davanti alla sede della UnipolSai Assicurazioni a San Donato Milanese

Greta Curti morta in un incidente: “Per mia figlia chiedo giustizia e un equo risarcimento”

San Donato Milanese (Milano), 30 marzo 2023 – “Mia figlia Greta è morta in un incidente stradale lo scorso luglio. Ad oggi non ho ancora ottenuto alcun risarcimento”. Ha affidato la sua amarezza a un cartellone affisso davanti alla sede sandonatese della UnipolSai Assicurazioni Domenico Silvestri, padre “simbiotico”, come lui stesso si definisce, di Greta Curti, 21enne comasca morta in un incidente stradale il 24 luglio 2022.

San Donato, la protesta del papà di Greta Curti
San Donato, la protesta del papà di Greta Curti

L’incidente

Quella notte la giovane aveva appena finito il turno di lavoro nel ristorante di Appiano Gentile, dove faceva la cameriera; per tornare a casa, a Guanzate, ha accettato un passaggio da un collega, un 38enne di Rozzano.

I due viaggiavano a bordo del furgone della società di ristorazione, per la quale entrambi lavoravano. Durante il tragitto, lungo una via stretta e circondata da abitazioni, sulla quale in genere si procede a velocità moderata, il van è uscito di strada e si è schiantato contro un muro. Il conducente è rimasto ferito lievemente, mentre le condizioni di Greta, in un primo momento cosciente e soccorsa in codice giallo, si sono via via aggravate, fino al decesso, all’ospedale Sant’Anna di Como, dove la corsa in sala operatoria e gli sforzi dei medici non sono purtroppo riusciti a salvarle la vita.

Greta Curti, 21enne morta in un incidente
Greta Curti, 21enne morta in un incidente

"Un giusto risarcimento”

“L’ultima volta che ho visto mia figlia era incosciente, attaccata a un respiratore, il viso trasfigurato – racconta il padre -. E pensare che era una ragazza piena di energia, determinata, intelligente. Il suo sogno era aprire un ristorante a conduzione familiare. Nessun indennizzo la riporterà indietro, ma alla sua vita deve essere attribuito il valore che merita”. Da qui la richiesta di un “giusto risarcimento, da corrispondere in tempi ragionevoli”.