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Milano Green Circle 90/91, concluso il primo tratto: “Equilibrio con la natura per una città a misura di uomo”

Il progetto di rinaturalizzazione prevede la piantagione di 350 nuovi alberi e ha come obiettivo la riqualificazione del percorso della filoviaria che attraversa 8 Municipi. Giorgio Armani: “Qualcosa di tangibile, un segnale concreto”

Progetto Milano Green Circle 90/91

Progetto Milano Green Circle 90/91

Milano, 3 aprile 2025 – Si è concluso il primo tratto della Milano Green Circle 90/91, il progetto promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Forestami, a cura dell'agronoma e paesaggista Laura Gatti, reso possibile grazie al supporto del Gruppo Armani. Il progetto ha come obiettivo la riqualificazione del percorso della filoviaria 90/91 che attraversa 8 dei 9 Municipi del Comune di Milano.

Armani: vogliamo una Milano a misura d’uomo

"Milano Green Circle - dice Giorgio Armani - non è una dichiarazione di intenti, ma qualcosa di tangibile. Sono convinto che si possa trovare il giusto equilibrio tra città e natura e questa iniziativa è un segnale concreto che desidero dare alla città. La mia speranza è quella di contribuire alla realizzazione di una Milano che sia davvero a misura d'uomo, nella quale stare bene".

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Giorgio Armani (Ansa)

L’agronoma Gatti: è un intervento rinaturalizzazione

"Milano Green Circle 90/91 - spiega Laura Gatti, agronoma e paesaggista - è un esteso intervento di rinaturalizzazione con la piantagione di 350 nuovi alberi e oltre 60.000 arbusti ed erbacee perenni, a cui si aggiungeranno ulteriori 300 alberi al termine dei lavori di realizzazione della corsia riservata della 90/91". 

L’ape car del progetto durante il Salone del Mobile 2025 

Per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali e in particolare sul progetto Milano Green Circle 90/91 (annunciato ad aprile 2024 e avviato nella stagione agronomica 24-25) in concomitanza con il Salone del Mobile 2025, un'Ape car elettrica con il logo Emporio Armani sarà presente in via Manzoni 31, davanti al punto vendita milanese del brand. Dal 9 al 12 aprile, i passanti riceveranno delle tote bag contenenti un vaso realizzato in materiale riciclato certificato insieme a delle cartoline piantabili contenenti semi di fiori di campo.

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Il primo intervento

Il tratto che va da piazzale Brescia a piazza Bolivar sui viali Ranzoni, Bezzi, Misurata è stato oggetto del primo intervento, ad opera della Cooperativa Il Giardinone, che dà lavoro a soggetti fragili, con disabilità fisiche e/o psichiche. Durante la prima fase del progetto gli interventi si sono concentrati sulla conservazione degli arbusti esistenti, ridisegnandone però il modello di gestione attraverso una collaborazione con i manutentori del Comune di Milano. Le piante danneggiate e ammalorate sono state rimosse e al loro posto sono state piantate nuove specie, tra cui sorbi e melocotogni, mantenendo un design a due livelli di vegetazione in alcune aree, ovvero una porzione di siepe con cespugli sempreverdi e una che varia a seconda dello spazio e dell’esposizione del singolo tratto.

Cosa è stato fatto 

Gli interventi sono stati progettati per rispondere alle specifiche caratteristiche del territorio, come la pendenza dei terreni o la presenza dell’Olona che scorre proprio sotto questo tratto della circonvallazione, con l'intento di favorire l’infiltrazione dell’acqua piovana e ridurre il consumo di acqua per l'irrigazione. Per raggiungere questo scopo, sono stati creati dei microinvasi sotto il livello del cordolo stradale. Anche il suolo, purtroppo fortemente compattato, non è stato trascurato. In collaborazione con il Comune, sono stati effettuati interventi di recupero dei pozzetti esistenti, rendendoli funzionali e ripulendoli dove necessario.

La tutela della biodiversità

Si è deciso, inoltre, di impiegare tessuti pacciamanti biodegradabili per ridurre la competizione con le piante infestanti, mantenere l'umidità e proteggere le radici delle nuove piante messe a dimora. Questi teli, seppur visibili inizialmente, saranno rapidamente nascosti dalla crescita delle nuove specie piantate e si dissolveranno nel terreno con il tempo. Un ulteriore obiettivo del progetto è quello di incrementare la biodiversità delle aree coinvolte, in particolare a favore degli insetti impollinatori. Tra le specie piantate nel primo tratto vi sono: rosa rugosa a fiore bianco, sorbo, melocotogno, carici, olivo cipressino, salvia da fiore bianca, ortensia a foglia di quercia.