
Le grate della finestra tagliate
Milano – Le grate della finestra tagliate e piegate come fossero di carta e non di ferro. Poi l’intrusione mentre l’allarme suonava. I ladri hanno avuto tutto il tempo di aprirsi un varco, saltare dentro casa dalla finestra rotta, mettere a soqquadro l’appartamento e portar via la cassaforte, indisturbati, mentre i proprietari erano fuori Milano per il lungo ponte.
Purtroppo per i derubati, il sistema antifurto ha funzionato a metà, scattando sì a livello sonoro ma senza attivare le telefonate. Il furto risale alla notte tra martedì 29 e mercoledì 30 aprile: presa di mira la casa al piano terra di una coppia di pensionati in via De Ruggiero 41, a Gratosoglio. “Il quarto furto subìto”, spiega R., figlia dei proprietari. “Provo un senso di desolazione, di violazione dell’intimità. Perché questa casa è il fulcro dei miei affetti. E poi c’è anche la paura, perché essendo l’ennesima intrusione non ci si sente mai al sicuro. E se i malviventi tornassero? Ecco quello che provo in questo momento”.
Il primo raid risale a più di 20 anni fa, “da qui la decisione di proteggere la casa con un sistema d’allarme”. Il secondo è invece avvenuto mentre in casa c’era una persona, “mia nonna. C’era la finestra socchiusa”. Il terzo risale a tre anni fa, “quando i ladri hanno scardinato la tapparella di una finestra e rotto la zanzariera. L’antifurto suonava, sono intervenute le forze dell’ordine”. Ma i malviventi erano già spariti. Poi i proprietari hanno fatto mettere le grate di ferro.
Ma né sbarre né impianto di allarme sono stati sufficienti 4 giorni fa: “I ladri hanno tagliato le sbarre, piegandole per creare un’apertura. E con un balzo sono entrati. Hanno aperto mobili e rovesciato tutto. L’unica consolazione è che non c’erano i gatti dei miei genitori, perché li avevano portati in vacanza con loro. Altrimenti sarebbero potuti scappare. I ladri sono riusciti a prendere oggetti di valore e la cassaforte, trasportandola con il bidone della carta rubato nel locale dei box e usato come “carro“”.
Altro aspetto che R. evidenzia: “Nessuno ha chiamato le forze dell’ordine, nonostante l’allarme suonasse. Quindi lancio un appello: telefonare sempre al 112, meglio avere uno scrupolo in più che restare indifferenti. Io ho potuto avvisare i carabinieri solo la mattina, appena i vicini mi hanno allertata”. E poi “controllare sempre il proprio impianto, non dare per scontato funzioni”. Conclude dicendo che “bisogna potenziare la videosorveglianza nella parte di quartiere che confina con l’area verde verso il Lambro meridionale: quel punto rappresenta una via di fuga privilegiata”.