
In via Balilla è intervenuta la polizia
Di solito, gli idraulici che recitano la parte degli attori protagonisti nelle truffe agli anziani sono imbroglioni travestiti da operai, che entrano in casa con la scusa di dover riparare un guasto e poi approfittano di un attimo di distrazione per portar via soldi e preziosi ai malcapitati inquilini. Capita molto più di rado, per non dire quasi mai, che a entrare in azione siano idraulici di professione, com’è accaduto nel furto in abitazione andato in scena due giorni fa in un’abitazione di via Balilla e terminato con l’arresto di un quarantaduenne ecuadoriano e di un quarantaquattrenne italiano. Nel mirino è finita una novantaquattrenne, che, a dispetto dell’età, ha intuito immediatamente l’inganno, riuscendo a incastrare chi l’aveva appena derubata.
Ore 15 di martedì, la donna chiama un negozio di ferramenta di cui si serve abitualmente per chiedere un consiglio: il titolare le fa subito i nomi di una coppia di artigiani che può risolvere il suo problema. Così la signora, fidandosi ciecamente della dritta, fa entrare gli idraulici nel suo appartamento. I due iniziano ad armeggiare nel punto che necessita della riparazione, ma poco dopo dicono all’anziana che devono assentarsi per qualche minuto per andare a recuperare alcuni arnesi nel furgone parcheggiato in strada. Pochi secondi dopo, la novantaquattrenne, evidentemente insospettita da alcuni movimenti e da qualche cenno d’intesa di troppo, si sposta in camera da letto per controllare che non manchi nulla. E invece il portagioie è stato svuotato del suo prezioso contenuto: collane e monili in oro e brillanti. A quel punto, scatta immediata la chiamata al 112. La centrale operativa di via Fatebenefratelli allerta gli equipaggi di pattuglia: i primi ad arrivare in zona Ticinese sono i motociclisti del settore Nibbio dell’Ufficio prevenzione generale della Questura.
Gli agenti notano i due vicino al furgone e li bloccano subito per un controllo: in effetti, i gioielli ce li hanno loro, come segnalato dalla solerte padrona di casa. Non basta. Sì, perché i poliziotti guidati dalla dirigente Serafina Di Vuolo trovano tracce di altra refurtiva: circa 1.600 euro in contanti e la ricevuta di un compro oro da 1.400 euro che porta alla vendita di un Rolex. A valle degli accertamenti investigativi, i due, già noti alle forze dell’ordine, vengono arrestati per furto in abitazione e denunciati per ricettazione.
Nicola Palma