ANNA GIORGI
Cronaca

Giulia Tramontano, Impagnatiello alla sbarra. La sorella: “La vita si è fermata un anno fa, avrò sempre 27 anni”

La mamma Loredana: “Nulla ci restituirà Giulia, abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora, affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago”

Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, arriva col fidanzato in Corte d’assise

Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, arriva col fidanzato in Corte d’assise

Mamma Loredana Femiano, assieme alle sue due sorelle, assiste a tutte le sei ore di udienza: è forte, discreta, gentile, ha grande dignità. Mai urla, mai si scompone, mai commenta, l’unica della famiglia insieme al fratello di Chiara, Mario, che ha la forza di ascoltare parole e racconti inascoltabili.

Lei e il figlio Mario si accarezzano e, davanti alla borsa, a fare da piedistallo, Loredana ha appoggiato la foto di Giulia, bella, giovane e sorridente. La guarda per tutto il tempo, come a volersi fare aiutare da lei, come se quella immagine scacciasse l’orrore. Non regge l’udienza, il dolore è troppo forte, il papà di Giulia che ha problemi di cuore e ha preferito restare a Sant’Antimo dove, in serata, ha organizzato una fiaccolata in ricordo della figlia. E, a un anno esatto dalla morte, pubblica l’immagine di una candela con due cuori, uno per lei e uno per Thiago. E aggiunge scatti in cui la ragazza sorride, in uno ha aggiunto la didascalia: "Nulla ci restituirà Giulia, abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora, affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago".

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Esce dall’aula, accompagnata dal fidanzato, la sorella di Giulia, Chiara, che affida il suo pensiero ai social, e alle parole del poeta Eugenio Montale: "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale". Scrive su Instagram: "Forse era destino che questa poesia fosse legata per sempre a noi. L’avrai letta il 27 maggio del 2015 e ti sarai chiesta per chi fosse. Forse era per un amore finito, ma ora è per la vita che ho perduto. Così le pupille offuscate sono diventate le mie, non ho imparato a scendere da sola le scale, il mio viaggio è lungo e buio e confondo spesso la realtà con l’illusione di sentirti, di toccarti, di scendere le scale insieme".

E ancora: "Breve è stato il nostro viaggio insieme, 27 anni in cui ci siamo intrecciate come fili sottili a formare un nodo indissolubile fatto di segreti, condivisioni, ricordi, coincidenze e inganni come averti persa il 27 maggio quando avevi 27 anni – dice –. Anche io a mio modo avrò 27 anni per sempre, i soli che abbiamo trascorso insieme, i soli che vorrò ricordare". Mamma Loredana esce dall’aula, per tornare a Sant’Antimo, alla fiaccolata, pochi minuti prima delle 17.30.

“Oggi è il giorno di Giulia, parlate di Giulia, il resto non esiste", ha detto, prima di lasciare l’udienza. Dai carabinieri che l’hanno scortata verso l’uscita, mentre attraversava un’aula gremita, è stata avvertita della presenza di giornalisti e semplici cittadini, un centinaio, intervenuti a seguire l’udienza. E ha risposto in dialetto: "Io non tengo problemi con nessuno, è lui che si deve nascondere". L’udienza riprende il 10 giugno.