ANNA GIORGI
Cronaca

Giulia Tramontano, le ricerche su internet di Impagnatiello mesi prima del delitto: “Come uccidere un feto col veleno”

Senago, dal pc dell’assassino spuntano nuove tracce: era a caccia del metodo per evitare la nascita del figlio Thiago prima delle 39 coltellate che non hanno lasciato scampo alla sua compagna

Milano – Sono le ricerche effettuate sui computer da parte di Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha ucciso Giulia Tramontano e il piccolo Thiago che portava in grembo a catalizzare l’attenzione della procura. Ricerche su "come uccidere una donna incinta con il veleno" e su "come avvelenare un feto".

Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano: carnefice e vittima
Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano: carnefice e vittima

Perché Impagnatiello, il barman dell’Armani café, voleva uccidere la compagna, ma soprattutto il bambino che aspettava da lui, il vero ostacolo all’inizio di una nuova relazione. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per avere il quadro completo delle risposte ai quesiti posti dagli investigatori ai medici legali e per conoscere gli esiti degli altri accertamenti disposti dalla procura. I superperiti hanno chiesto e ottenuto la proroga dei tempi dell’indagine per poter fare un ulteriore specifico accertamento medico proprio sul feto, sul piccolo Thiago, il bimbo che che sarebbe nato a luoglio.

L’accertamento, come spiegano gli investigatori della procura, è specifico sulla ricerca di veleno che si sospetta sia stata somministrato da Impagnatiello alla madre del bambino e che potrebbe essere stato assorbito, quindi, dal feto. Le risposte, che non arriveranno prima di settembre, confluiranno nella relazione finale che servirà per definire il quadro delle aggravanti, in particolare per consolidare l’aggravante della pre meditazione.

Sotto il cellophane usato per avvolgere il cadavere di Giulia è stato isolato un capello sul quale sarà fatto un esame supplementare per analizzare la compatibilità del dna con quello di Giulia o di Alessandro ed escludere l’ipotesi che, al momento dell’occultamento del cadavere, ci fossero altre persone rispetto ad Impagniatiello.

Gli investigatori hanno escluso che la madre di Alessandro fosse presente e abbia aiutato il figlio.

Il match sul capello sarà tra gli accertamenti già fissati sul caso nei laboratori del Ris di Parma. Oltre al capello, gli accertamenti irripetibili riguarderanno il materiale usato per nascondere il cadavere e i reperti biologici rinvenuti nella casa in cui si è consumato il massacro, prima che Impagnatiello decidesse di tentare di bruciare il corpo della ex al fine di "cancellarne l’identità" come ha lui stesso riferito durante l’interrogatorio tenuto davanti al gip.

Riguardo, invece, agli esiti delle analisi sui pc e il tablet sequestrati nella casa della coppia, su ammoniaca, candeggina, guanti di lattice, sacchi della spazzatura e tutto quello che è stato usato per pulire la scena del crimine, sono tutti attesi dopo la pausa estiva, nelle prime settimane di settembre.

Alessandro che pulisce (Frame video Telelombardia)
Alessandro che pulisce (Frame video Telelombardia)

Alcuni accertamenti saranno più complessi, come quelli volti ad accertare il momento esatto della morte, cioè se è avvenuta dopo la prima coltellata o dopo quelle successive. Questo influirà sull’aggravante della crudeltà che può essere contestata solo se c’è stato un “surplus“ di sofferenza rispetto al momento della morte.

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