Giulia Tramontano, in corso l’autopsia per stabilire quante coltellate ha sferrato Impagnatiello e com’è morto il feto

Omicidio di Senago, all'Istituto di Medicina Legale di Milano l’esame sul corpo della donna abbandonato avvolto nel cellophane dall’assassino

Senago, il luogo dev'è stato abbandonato il cadavere di Giulia Tramontano

Senago, il luogo dev'è stato abbandonato il cadavere di Giulia Tramontano

Milano, 9 giugno 2023 – È in corso all'Istituto di Medicina Legale di Milano l’autopsia sul corpo di Giulia Tramantono, la giovane 29enne di Senago incinta al settimo mese uccisa nella notte del 27 maggio scorso dal compagno 30enne Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio. 

Ad eseguire gli esami un team di 2 medici legali, tra cui il professore Andrea Gentilomo, affiancati da  un entomologo forense, un medico specializzato in tossicologia e uno specializzato in autopsie neonatali. Gli accertamenti sono seguiti anche dall’avvocato della famiglia di Giulia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, è arrivato dove si sta eseguendo l’esame.

"Le operazioni dei periti sono appena iniziate e dureranno sicuramente alcuni giorni”, ha detto l'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, lasciando l'istituto di medicina legale di Milano. “Nessuna ipotesi può essere ancora avanzata o formalizzata - ha aggiunto -, in una contestazione che poi deve condurre Impagnatiello in Corte d'Assise con il massimo delle aggravanti possibili”. Per conoscere la situazione bisognerà attendere l'esito sia degli accertamenti nell'appartamento dell'omicidio, in via Novella, che sono ancora in corso, sia dell'autopsia sia dell'esame sui dispositivi informatici in programma il 15 giugno. Sulle coltellate e la dinamica del delitto, “non siamo ancora in grado” di fornire risposte.

L’orario della morte

Ai medici verrà chiesto di svolgere esami entomologici per capire, oltre l'orario della morte, se i tempi e gli spostamenti indicati da Impagnatiello - dal garage, alla cantina, fino al ciglio di una strada - siano compatibili con lo stato di conservazione del corpo senza vita.

Gli esami tossicologici

Attenzione sarà posta anche sugli esami tossicologici per escludere, definitivamente, che il veleno per topi trovato nello zaino dell'uomo possa essere stato fatto ingerire alla vittima, a sua insaputa.

La coltellata mortale

L'autopsia dovrà anche fare luce su quale sia stata la coltellata che ha ucciso Giulia, sull'eventuale aggravante della crudeltà determinata dal numero di colpi inferti dopo la morte della giovane. Nessuno al momento si sbilancia su quale sia stato il colpo mortale o il numero esatto delle coltellate - una delle ipotesi è che Giulia sia stata sorpresa e accoltellata alla gola, il che spiegherebbe il fatto che nessun vicino l'ha sentita urlare - anche perché, ricordano gli inquirenti, il 30enne barman ha provato due volte a bruciare la compagna (una volta con dell'alcol e un'altra volta usando della benzina) prima di abbandonarla, avvolta in cellophane e sacchetti di plastica, in via Monte Rosa, a meno di 700 metri da casa. In giornata sono attesi, in via informale, i primi risultati parziali. 

Il feto di Thiago

Dall’autopsia si capirà anche se il reo confesso si sia accanito sul feto e quando il cuore del piccolo Thiago abbia smesso di battere. Elementi che potrebbero ulteriormente aumentare l'orrore di una storia già cruenta e che potrebbero pesare anche sul capo di imputazione. 

L'autopsia sul corpo di Giulia rivelerà con quante coltellate è stata uccisa e in quali parti è stata colpita. Ma l’esame autoptico servirà anche a chiarire se ne siano state sferrate altre dopo quella letale, l'orario del decesso e quando il corpo è stato collocato all’esterno dell’abitazione. E inoltre quando e come è deceduto il feto.

U

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro