Milano, 6 novembre 2024 – Dopo quasi una settimana di ricerche non si hanno ancora notizie di Gino Panaiia, il 25enne scomparso la notte di Halloween da Zibido San Giacomo, Comune alle porte di Milano. E ora i vigili del fuoco, in accordo con la Prefettura, hanno sospeso le loro ricerche.
Le ultime tracce del giovane sono state trovate nelle campagne che costeggiano il Naviglio Pavese, dove sono stati trovati lo scooter Piaggio Liberty 125 grigio, il casco, il giubbotto e una scarpa. Tutti oggetti sparpagliati a metri di distanza l’uno dall’altro. Raccolto anche il suo portafoglio, che era sulla sponda del canale, ma niente telefonino. E lì, tra casolari, casette, magazzini e fienili, si trova Cascina Casiglio, dove è stato rinvenuto un borsone con all’interno 20 chili di eroina, che i carabinieri hanno sequestrato. Questo ritrovamento getta inevitabilmente un’ombra sulla scomparsa di Gino, ma si va avanti per ipotesi: gli investigatori tengono aperta qualsiasi pista mentre le indagini proseguono a ritmo serrato. Per qualsiasi segnalazione utile, contattare le forze dell’ordine al numero unico 112 o l'associazione Penelope Lombardia al numero 380.7814931.
L’ultima immagine di Gino
Le indagini dei carabinieri continuano anche con l’aiuto dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Al momento, però, non sono emersi frame significativi per risolvere il giallo. Quel che si sa è che il 25enne ha trascorso la serata tra giovedì e venerdì scorso con alcuni amici in un locale di Zibido, tra il Naviglio Pavese e il Parco del Ticino. Che in quel locale è entrato e uscito da solo (e le telecamera del posto lo avrebbe ripreso l’ultima volta mentre si allontanava in sella al suo scooter, in piena notte). E che stando alle testimonianze era in preda ai fumi dell’alcol. Tanto che alcuni amici si sarebbero offerti di accompagnarlo a casa.
L’ultima telefonata
Ma Gino non ha voluto saperne e, in sella al suo motornino ha lasciato il locale imboccando una strada secondaria nei pressi della cascina Casiglio, forse per evitare controlli delle forze dell'ordine. Stando a quanto riporta il Corriere della sera, la fidanzata, dopo averlo visto partire col Piaggio e aver provato a seguirlo, lo aveva chiamato. Era l’1.33. “Sono in mezzo ai campi”, la sua risposta. Parlava di Vigevano, ma doveva essere confuso. Alle richieste della fidanzata di avere la sua posizione, non risponderà. All’1.40 una nuova chiamata. A vuoto. L’ultimo scambio di dati, quindi di vita, del telefono di Gino è delle 2.22: arriva dalla cascina Casiglio. Un buco di 49 minuti. Poi il nulla.
Le ipotesi
Che quella zona sia ormai da tempo luogo di ritrovo di spacciatori, non è una novità. Per questo motivo, non è possibile fare un collegamento diretto tra il ritrovamento dell'eroina e la scomparsa di Panaiia. Ma gli investigatori tendono a non escludere alcuna pista.
Verosimile che il giovane si sia allontanato proseguendo lungo quella stradina ai margini dei campi, perché non aveva la patente e preferiva spostarsi con lo scooter in punti lontani dal traffico. Che abbia perso il controllo della due ruote? Che sia stato “disturbato“ da qualcuno o aggredito? Che abbia cercato di scappare? Ma non si spiega la sua sparizione nel nulla. Amici e conoscenti escludono un eventuale suicidio, perché, hanno sottolineato alcuni di loro, il ragazzo non aveva mai dato segni di depressione. Né aveva problemi di qualche genere, di salute o affettivi.
I vigili del fuoco avevano fatto svuotare una vasca di acqua e liquami senza esito e usato anche i sommozzatori per setacciare il Naviglio utilizzando tutti i mezzi disponibili, compresi i droni. Gino Panaiia ancora non si trova e i suoi famigliari e gli amici del quartiere Barona, con cui non ha mai perso i contatti, continuano a vivere nell'angoscia.
Ricerche sospese
Come detto, sono state sospese le ricerche di Gino Panaiia, in quanto non sono state trovate tracce o indizi utili a indicare ulteriori luoghi dove cercarlo, o per circoscrivere l'area delle ricerche. Allo stato, quindi, è stato deciso il rientro delle squadre dei vigili del fuoco. Le indagini sulla sua scomparsa restano in carico ai carabinieri.
Chi è Gino Panaiia
Gino ha 25 anni, è alto 1,75 metri, ha i capelli corti neri e occhi castani. È originario del quartiere della Barona a Milano, dove ha la residenza e dove vive la sua famiglia. A Zibido San Giacomo abita Federica, la sua fidanzata di 28 anni, che spesso Panaiia andava a trovare. Su Facebook, le foto con gli amici di sempre, nel suo quartiere. Con i palazzoni popolari sullo sfondo.
Gli appelli
Dopo la scomparsa, i familiari si sono rivolti all'associazione Penelope Lombardia, che offre aiuto e assistenza ai parenti delle persone scomparse. Ma gli appelli, soprattutto sui social, sono stati centinaia. Tra questi, anche quello della compagna di Gino, Federica, che ha scritto un post nei gruppi Facebook del territorio: “Sono la fidanzata del ragazzo scomparso e per evitare le dicerie che stanno girando abbiamo deciso di fare un post informativo per tutti. Gino non è stato trovato, quindi non c’è nessun corpo senza vita trovato al visconteo, sono stati trovati diversi suoi indumenti e effetti personali in vari posti diversi delle campagne e del Naviglio. Il suo scooter e il suo casco son stati ritrovati ieri in un fosso, ma stando agli accertamenti delle autorità lui è riuscito a uscire da lì. L’elicottero ieri ha perlustrato l’intera zona ma non si hanno tracce di Gino. Non è stato ancora trovato. Ci sono arrivate delle voci da un ragazzo che dice di averci anche parlato in un bar il 2 novembre e stiamo facendo tutte le verifiche delle telecamere. Ma comunque sia stiamo prendendo quest’informazione con le pinze perché stando al ragazzo lui stava bene, invece dovrebbe essere ferito, senza una scarpa, senza giubbotto e senza documenti. Poi li nella sua zona è molto conosciuto, l’avrebbe visto anche altra gente. Dio voglia che sia così - ha concluso la fidanzata –, le speranze non si perdono. Grazie a chi ha condiviso la sua scomparsa e a chi nel suo piccolo sta dando una mano”.