Ginecologo sgozzato in strada a Milano, nuovi esami medico legali: perché la famiglia non crede al suicidio

La procura dispone altri accertamenti sul caso di Stefano Ansaldi, il 65enne trovato morto il 19 dicembre 2021 vicino alla Stazione Centrale

Stefano Ansaldi

Stefano Ansaldi

Milano – La Procura di Milano conferirà l’incarico a un pool medico legale per una nuova consulenza sul caso della strana morte del ginecologo campano Stefano Ansaldi, 65 anni, trovato sgozzato il 19 dicembre 2021 vicino alla stazione Centrale di Milano.

Nuova consulenza

Il nuovo accertamento che verrà eseguito il 23 febbraio, a distanza di oltre 2 anni dalla morte, è stato disposto dal pm Cecilia Vassena, che ha ereditato l'inchiesta dal collega Adriano Scudieri (ora alla Procura europea). E segue la decisione della gip Ileana Ramundo che l'8 gennaio, accogliendo la richiesta dei familiari del 65enne, rappresentati dagli avvocati Luigi Sena e Francesco Cangiano, ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura, ordinando ulteriori indagini e in particolare “un approfondimento di natura medico-legale”.

Esami sul cadavere

La nuova consulenza scientifica non potrà basarsi su una nuova autopsia, ma dovrà analizzare la relazione medico-legale dell’esame già effettuato. Al pool di consulenti nominato dalla pm non sarà possibile esaminare il corpo del professionista in quanto dopo i funerali la famiglia ha deciso per la cremazione.

L’anomalia

Si dovrà stabilire – ha scritto la gip – se il taglio alla gola “rimandi scientificamente ad un gesto autolesivo”, come ipotizzato dai pm dopo una consulenza, o a un omicidio, come sostenuto dalla famiglia con propri consulenti. Il “taglio e la lesione occupa il lato destro del collo”, scrive la gip, mentre, come messo in luce nelle consulenze dei familiari, “un destrimane quale era Ansaldi in caso di lesione auto-inferta, procede con la lama a partire dalla regione sottomandibolare sinistra”.

Telecamere

L'inchiesta, condotta dai carabinieri, aveva scandagliato tutti gli aspetti in una vicenda piena di particolari strani. Dalle indagini è emerso che i testi che hanno visto cadere a terra il medico sotto un'impalcatura in via Macchi, non hanno visto un presunto aggressore scappare. Né le telecamere di sorveglianza hanno inquadrato persone sospette in fuga.

Il Rolex

Vicino al corpo sono stati ritrovati il Rolex di Ansaldi (aveva difficoltà finanziarie ed era arrivato quel giorno col treno da Napoli) e una valigetta con pochi oggetti personali. Ansaldi indossava guanti in lattice e sul coltello non sono state trovate impronte. Per la gip, in sostanza, ci sono troppe “anomalie”.

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