MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Gara di solidarietà per Andrea. Ente Parco nel mirino dei pm

di Marianna Vazzana

Una raccolta fondi per Andrea Elifani, soprannominato Epo, il 40enne morto lo scorso 2 aprile dopo essere caduto dal ponte che sovrasta il Naviglio Martesana a Cassina de’ Pomm perché una sbarra del parapetto ha ceduto. Andrea sarebbe diventato papà ad agosto. Ora, gli ex compagni di classe e gli amici di Minervino Murge in Puglia, paese originario dei suoi genitori, dove l’uomo era molto conosciuto, hanno promosso questa azione di solidarietà sulla piattaforma www.gofundme.com: tutti i soldi raccolti saranno devoluti alla famiglia, alla compagna e alla bimba che nascerà, si legge nella spiegazione.

In tre giorni sono stati raccolti 17 mila euro grazie a più di 300 donatori. Si va avanti. Un benefattore anonimo ha donato mille euro, la cifra più alta. "Grazie a tutti per il vostro sostegno. Ciao Epo, il tuo ricordo sarà sempre con noi!".

Secondo quanto emerso finora, quel pomeriggio Andrea era sul ponte in compagnia di un amico, quando all’improvviso è precipitato: un volo di pochi metri ma che sarebbe avvenuto all’indietro e senza che l’uomo avesse il tempo di proteggersi la testa con le mani. Ha sbattuto violentemente il capo, ha perso subito i sensi ed è morto poco dopo all’ospedale Niguarda per le gravissime ferite. La Polizia locale sta indagando.

Non si sa ancora se il quarantenne si sia semplicemente appoggiato o se abbia invece “sollecitato’’ la balaustra esercitando una spinta, ma questo potranno determinarlo solo le perizie successive. Intanto è stata disposta l’autopsia.

La Procura aprirà un fascicolo sia per ricostruire esattamente la dinamica della tragedia e sia per accertare eventuali responsabilità dei dirigenti dell’ufficio comunale preposto alla manutenzione dei ponti che più volte erano intervenuti, ma non di recente, per risistemare la pavimentazione della passerella sospesa sul Naviglio. Intanto ai vigili del fuoco, quella sera, è parso evidente che le condizioni del ponte fossero "potenzialmente pericolose".

A piangerlo sono gli amici di sempre, del quartiere Giambellino, dove Andrea aveva vissuto per anni insieme ai genitori prima di trasferirsi in zona San Siro con la compagna, e di Minervino. Aveva un fratello più piccolo e due passioni: il Milan e Vasco Rossi. "Era l’amico che tutti vorrebbero avere: bastava un cenno per vederlo accorrere", lo ha ricordato Nicola Di Vietro. Per Epo, la base del ponte si è riempita di fiori e messaggi di affetto.