REDAZIONE MILANO

Furti di merce per 50mila euro all’hub Esselunga di Biandrate. I ladri? Gli addetti alla logistica

I prodotti venivano consegnati a una quarta persona, un italiano di 32 anni residente a Rho dipendente di una ditta di distributori automatici, che portava poi la merce all'esterno nascondendola nel furgoncino utilizzato per il lavoro

L'hub Esselunga di Biandrate, nel Novarese

L'hub Esselunga di Biandrate, nel Novarese

Milano, 5 agosto 2025 – Per due anni hanno sottratto merce per almeno duemila euro al giorno dai magazzini del centro distribuzione di Esselunga spa di Biandrate, nel Novarese, un polo di 200mila mq dove vengono movimentati articoli per milioni di euro ogni giorno e dove i ladri lavoravano come addetti alla logistica.

La denuncia 

Un quantitativo ingente di prodotti, per un valore di diverse decine di migliaia di euro. Secondo quanto scoperto dalla Squadra Mobile della Questura di Novara, che ha avviato le indagini dopo una denuncia presentata dal responsabile della sicurezza del magazzino, due carrellisti e un capo turno, (un italiano incensurato di 36 anni, un originario dello Sri Lanka di 46 anni con un precedente per reati contro la persona e un ucraino incensurato di 49 anni, tutti residenti a Novara) dipendenti di una importante ditta di logistica che opera all'interno del polo della catena della grande distribuzione, ha architettato un ingegnoso sistema per sottrarre ogni giorno bancali di merce di vario tipo (alcolici di valore, generi alimentari, articoli della raccolta premi Fidaty) durante il turno di lavoro mattutino.

Il sistema

I prodotti venivano consegnati a una quarta persona, dipendente di una ditta di distributori automatici, che entrava ogni giorno nel centro per ricaricare le macchine installate. Quest'ultimo, un italiano di 32 anni incensurato e residente nel Milanese, che portava poi la merce all'esterno nascondendola nel furgoncino utilizzato per il lavoro.

Una volta fuori, parte della merce sarebbe stata consegnata ai tre complici e in parte sarebbe stata trattenuta dal "corriere”. Tutta la refurtiva è stata custodita dai quattro presso le rispettive abitazioni di residenza di Novara e Rho, nel Milanese.

L’indagine

Gli esiti delle indagini hanno fatto sì che la procura di Novara disponesse perquisizioni personali e locali a carico dei quattro, ritenuti responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato.

Dopo le perquisizioni, è stata indagata la moglie di uno dei carrellisti per aver aiutato il marito nella gestione della merce sottratta. Al termine delle operazioni, e' stata sequestrata merce per un valore quantificabile in non meno di 50mila euro. Gli indagati saranno interrogati nei prossimi giorni dal Giudice per le indagini preliminari.