Furti, rapina e botte all’uomo in carrozzina: il pomeriggio di follia del detenuto in permesso / VIDEO

San Giuliano, prima di travolgere e uccidere Renato Borsotti, il 25enne Vasco Dall’Osto ha rapinato un passante e aggredito nella loro officina Claudio Carnevali e il figlio: “Gridava Ti ammazzo”

San Giuliano Milanese (Milano), 16 maggio 2023 – “Quel ragazzo era una furia. Mi ha afferrato alla gola e buttato giù dalla sedia a rotelle. Gridava: ‘Guardami in faccia, o ti ammazzo’. Mio figlio ha cercato di aiutarmi, ma è stato picchiato a sua volta”. Claudio Carnevali, titolare di un’autofficina a San Giuliano, racconta così la terribile esperienza di ieri, quando il 25enne Vasco Dall’Osto, detenuto del carcere di Bollate in permesso di lavoro a Sesto Ulteriano, in evidente stato di alterazione psico-fisica, ha seminato il panico in via della Vittoria, prima di rubare il furgone a un collega e con quello travolgere e uccidere un pensionato in bicicletta all’imbocco della cava del Tecchione. La vittima è Renato Borsotti, 78enne del posto. 

Le birre a pranzo

Il detenuto si trovava a Sesto Ulteriano per conto della cooperativa Fuoriluoghi di Peschiera Borromeo, che si occupa del reinserimento di soggetti fragili. Doveva eseguire lo sgombero di uno stabile dismesso. A pranzo ha mangiato un boccone in un bar, dove ha bevuto anche un paio di birre e, secondo il racconto del titolare, se n’è procurate altre da portare via.

Furto e rapina ai passanti

Nel pomeriggio è tornato nello stesso locale dove aveva pranzato, chiedendo dei cavi elettrici per far ripartire il furgone da lavoro. Il personale lo ha indirizzato verso il vicino gommista. Prima di arrivarvi, Dall’Osto ha rubato la bicicletta a una 78enne e rapinato un passante del cellulare. Quando il gestore di una trattoria vicina, Tiziano Pastore, si è affacciato sull’uscio del locale per capire cosa stesse accadendo, “Quel ragazzo ha fatto il gesto di tagliarmi la gola e ha intimato ‘chiudi la porta, infame’. Allora sono rientrato e ho abbassato la claire, mentre lui scagliava in aria un posacenere”.

Furia in officina

Dall’Osto ha quindi raggiunto l’officina, dove gli hanno prestato il kit per il riavvio del motore. Ma poiché, a suo dire, non riusciva a far ripartire il furgone, si è accanito contro il titolare e il figlio Federico, che ricorda: “Era aggressivo, diceva che se non lo avessimo aiutato ci avrebbe ammazzati. Poi è iniziato il pestaggio. Ho cercato di difendere mio padre, ma quel ragazzo aveva una stazza enorme e ogni volta mi ributtava giù. Ha smesso solo quando è sopraggiunto il suo collega”.

Il 25enne si è quindi impossessato del furgone e nel suo delirio ha iniziato a percorrere via Lario, verso la cava. In quel momento arrivava Borsotti in bicicletta.  

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