
La pistola Beretta sequestrata dalla polizia (Foto polizia)
Milano, 21 luglio 2024 – Appena ha visto la Volante della polizia, si è girato e ha iniziato a camminare nel verso opposto. Quando ha capito che gli agenti stavano per fermarlo, ha accelerato il passo, ha estratto una pistola dai pantaloni e l'ha buttata via. Gli agenti l'hanno subito recuperata: era una Beretta 6,35 con caricatore inserito e una cartuccia. Per questo, un trentaquattrenne albanese è stato arrestato per porto di arma detenuta illegalmente in via Baroni; le manette sono scattate anche per il reingresso in Italia a meno di 10 anni dall'espulsione avvenuta nel luglio 2021.
I controlli straordinari
La ricostruzione dell'episodio ci porta alle 15.15 di sabato 20 luglio. Con un antefatto: negli ultimi giorni, gli agenti della Questura, e in particolare del commissariato di zona Scalo Romana, hanno intensificato i controlli nel quartiere Gratosoglio dopo quanto accaduto proprio in via Baroni nella serata di lunedì 15 luglio, quando un ventiquattrenne salvadoregno ha ferito con un machete un connazionale di 43 anni, dimesso dall'Humanitas di Rozzano con una prognosi di 30 giorni per un profondo taglio al braccio. In quell'occasione, i poliziotti delle Volanti, a loro volta aggrediti, avevano arrestato l'aggressore per tentato omicidio. Non solo: le modalità del raid avevano fatto pensare a una possibile faida tra gang rivali di latinos, materia per gli specialisti della sezione "Criminalità straniera" della Squadra mobile.
L'intervento in via Baroni
Nell'ambito dei controlli, sabato pomeriggio i poliziotti della Volante del commissariato Scalo Romana hanno notato i movimenti sospetti dell'albanese in via Baroni e hanno deciso di fermarlo. L'uomo ha cercato di scappare, dopo essersi disfatto dell'arma, ma è stato subito bloccato. Gli agenti hanno recuperato e sequestrato la Beretta non denunciata e detenuta illegalmente.
La precedente espulsione
Dagli accertamenti nelle banche dati delle forze dell'ordine, è emerso che il trentaquattrenne era stato espulso nel luglio 2021 con accompagnamento alla frontiera e volo di rientro in patria partito da Malpensa e atterrato a Tirana. Stando alle informazioni a disposizione, il rimpatrio era stato disposto come misura alternativa alla detenzione per condanne per reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale emesse dal Tribunale di Varese. L'albanese è rientrato in Italia prima del termine dei 10 anni fissato dal provvedimento.
Gli approfondimenti investigativi
Le indagini andranno avanti per accertare la provenienza della pistola e soprattutto per capire come e perché il trentaquattrenne albanese, un fantasma a Milano fino a sabato pomeriggio, se la sia procurata.