
L’assistenza ai minori fragili mette a rischio i conti dei Comuni
Minori in comunità, arriva il contributo della Regione per i piccoli comuni, una fetta dei 2,6 milioni a disposizione finirà in Martesana. Una voce che rischia di far saltare i conti dei centri sotto i 5mila abitanti. Così, il Pirellone ha optato per l’intervento straordinario. La questione è delicata, riguarda i bambini e i ragazzi allontanati dalla famiglia con provvedimento del giudice e costi a carico deli municipi, l’anno scorso per questa voce in tutte le province sono stati spesi 13 milioni 126mila euro. "Consideriamo strategica la programmazione locale dei servizi e degli interventi sociali – dice Elena Lucchini, assessore regionale alla Famiglia – abbiamo voluto garantire continuità a questo contributo molto atteso dai sindaci. E’ un intervento che andrà a favorire sia la tutela dei minori allontanati, sia i comuni". Da sottolineare "il lavoro svolto in questi anni e portato avanti a tutti i livelli". "Sin dal mio insediamento – aggiunge Lucchini – raccogliendo le istanze degli amministratori locali, ho posto come prioritaria la questione all’attenzione di tutte le istituzioni. La Conferenza delle Regioni, raccogliendo la richiesta della Lombardia, ha votato a favore della nascita di un fondo dedicato. Impegno concretizzatosi con la cifra di 100 milioni di euro messa a disposizione dal ministero dell’Interno e destinata a sostenere proprio le spese dei piccoli Comuni per i minori in comunità. Un traguardo importante". Nell’hinterland le risorse andranno a Basiano, Masate, Liscate, Bellinzago, Carpiano, Colturano, Dresano, San Zenone al Lambro, Vizzolo Predabissi, Bubbiano. Un capitolo a parte è l’assistenza prestata ai minori non accompagnati. I costi hanno fatto sprofondare i conti a Vimodrone, 38 ragazzi a carico e rimborsi tagliati. "Siamo stati informati a manovra approvata - ha spiegato il primo cittadino Dario Veneroni – da quest’anno Roma coprirà il 65% delle spese in meno, per noi significa un rosso di 780mila euro". Obbligatorio, quindi, certificare lo squilibrio di bilancio. La prima reazione è stata spedire una lettera al prefetto Claudio Sgaraglia chiedendogli aiuto, e a Mauro Guerra, presidente dell’Anci Lombardia. "È un lavoro enorme al di sopra delle nostre possibilità", ribadisce il sindaco.