REDAZIONE MILANO

"No alla politica delle mance. Una manovra senza visione"

"No ad una politica delle piccole mance, sì ad investimenti per il rilancio della Lombardia e a politiche per la...

"No ad una politica delle piccole mance, sì ad investimenti per il rilancio della Lombardia e a politiche per la...

"No ad una politica delle piccole mance, sì ad investimenti per il rilancio della Lombardia e a politiche per la...

"No ad una politica delle piccole mance, sì ad investimenti per il rilancio della Lombardia e a politiche per la salute, il diritto alla casa, il lavoro equo e sicuro". Questo il monito delle opposizioni di centrosinistra in merito all’assestamento di Bilancio in approvazione in Consiglio regionale. Pd, Movimento 5 Stelle, Patto Civico, Alleanza Verdi Sinistra e Azione-Italia Viva denunciano, da un lato, quello che ritengono essere un uso fazioso del Piano Lombardia o legge 9: da qui il riferimento alle mance. Ma anche il mancato utilizzo di alcuni fondi stanziati dall’Aula su sollecito delle stesse opposizioni (i tre milioni per la sicurezza sul lavoro, ad esempio). Dall’altro, avanzano le controproposte. Oltre 8mila gli emendamenti.

"L’assestamento al bilancio regionale 2025 scritto dalla giunta di Attilio Fontana – segnalano Pierfrancesco Majorino e Pietro Bussolati, capogruppo e consigliere regionale del Pd – contiene una nuova, incredibile, edizione della legge mancia: 128 emendamenti che hanno come primi firmatari 37 consiglieri di maggioranza, ora di FdI, ora della Lega, ora di Forza Italia e ora di Lombardia Ideale, quasi tutti dello stesso importo, vale a dire 100mila euro, per altrettanti piccoli interventi in 115 Comuni lombardi su 1.500: meno del 10%. Si tratta di finanziamente per interventi di manutenzione di una via, di ampliamento di un cimitero, di manutenzione straordinaria di un parcheggio. Vengono impiegati in questo modo 15 milioni di euro che entreranno, attraverso l’assestamento, a far parte del bilancio regionale 2025". "Si fa un utilizzo frammentario delle risorse, senza una visione alta, con una logica clientelare" attacca Bussolati. E con lui tutti i partiti di opposizione. il Pd chiede, quindi, di investire su grandi opere quali il prolungamento della M5 a Monza, sulle case di comunità ("Solo il 4% sono funzionanti, senza contare che il Cup non si realizzerà entro la fine della legislatura") ma anche sull’edilizia pubblica per ovviare ai 23mila alloggi popolari sfitti della Regione. Lisa Noja (Azione-IV) chiede che siano adeguatamente finanziate la legge sulla vita indipendente e l’assistenza domiciliare integrata, "anziché frammentare le risorse senza una visione". Michela Palestra (Patto Civico) si sofferma su "un sistema di società partecipate che è fuori controllo, come attestato dalla Corte dei Conti. Pedemontana costa ormai 52 milioni di euro per chilometro". Ma anche su una "visione (della maggioranza ndr) che si limita a mantenere lo stato di fatto". Nicola Di Marco (M5S) "voucher dedicati agli studenti di Infermieristica, oltre all’estensione della gratuità del servizio del trasporto pubblico lombardo per il personale sanitario, come già avviene per le forze dell’ordine". Di "Bilancio scialbo" parla anche Onorio Rosati (AVS): "Non c’è nulla per affrontare i problemi del cambiamento climatico".

Giambattista Anastasio