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"Finanziamento illecito" Chiuse le indagini sul senatore leghista Siri

La procura chiude le indagini sul senatore della Lega Armando Siri (nella foto), del capo della sua segreteria Luca Perini e di altre sei persone, in vista della richiesta di rinvio a giudizio su due casi di finanziamento illecito: uno per due mutui sospetti (uno da 750mila euro e l’altro da 600mila euro) concessi da Banca Commerciale Agricola di San Marino tra ottobre 2018 e aprile 2019, l’altro è la contestazione di un prestito da 220mila euro nel giugno 2018. Gli altri indagati sono Marco Perotti, ex direttore generale della Banca Commerciale Agricola di San Marino, l’avvocato Marco Cardia, Domenica Ferragù, mediatrice e amica di Perotti e Siri, Massimo Mina, managing director della società Npl Opportunities Luxemburg, Ramona Graziano, consulente immobiliare e Paolo Zanni, legale rappresentante di Bper International, indagato per usura, reato per cui Siri è totalmente estraneo. I pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, nell’avviso di conclusione indagini notificato dalla Guardia di Finanza, contestano a vario titolo il finanziamento illecito a partiti e dichiarazione infedele.

Le contestazioni di finanziamento illecito a Siri riguardano la concessione da parte di Bac, Banca Agricola Commerciale sammarinese, di due mutui senza il rispetto delle garanzie. Il primo da 750mila euro, a ottobre 2018, sarebbe servito all’ex sottosegretario per comprare, senza ipoteca, una palazzina per la figlia a Bresso; l’altro da 600mila euro, sarebbe stato concesso a “Tf holding”, società riferibile a due persone vicine a Siri, che oltre ad occuparsi della compravendita di immobili, gestiva due bar, uno dei quali nel mezzanino del metrò Rogoredo. Accusa di finanziamento illecito per un prestito da 220mila euro che a giugno 2018, mentre stava per essere nominato sottosegretario alle Infrastrutture nel governo “Conte Uno”, Siri ebbe dalla società Npl Opportunities. Per l’accusa il senatore, che aveva un debito con il Fisco di oltre 200mila euro, per evitare polemiche stava cercando di risolvere la pendenza. Attraverso degli intermediari si sarebbe rivolto alla lussemburghese Npl, che gli concede, tramite due assegni circolare sul conto di un commercialista compiacente, il finanziamento per sanare la posizione con l’Agenzia delle Entrate.