"Figli di coppie gay, no alla disobbedienza"

"Figli di coppie gay, no alla disobbedienza"

"Figli di coppie gay, no alla disobbedienza"

Da Torino parte "un messaggio al Parlamento": 300 da tutta l’Italia, tra cui moltissimi sindaci – il primo cittadino milanese Giuseppe Sala ha partecipato in videocollegamento – hanno risposto all’appello del primo cittadino del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo e si sono riuniti ieri mattina nello storico Teatro Carignano per chiedere parità di diritti per i figli delle coppie omogenitoriali durante la convention “Le città per i diritti’’ nel capoluogo piemontese.

Al loro fianco un folto drappello di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, ma anche un giurista come Gustavo Zagrebelsky, intervenuto per invitarli alla disobbedienza civile, a "non piegarsi al diktat del governo" che ha bloccato le iscrizioni all’anagrafe dei figli delle coppie dello stesso sesso.

Sala ha replicato così sull’appello del giurista: "Non vogliamo disobbedire bensì ottenere leggi giuste. Purtroppo la Corte costituzionale si è già espressa, non è quella la strada. E non mettiamola sulla mancanza di coraggio: ci sono sindaci che si stanno battendo. Ma non so se trasgredire alla legge sia il percorso giusto: vogliamo che sia il Parlamento a esprimersi". Il primo cittadino, subito dopo, aggiunge: "Alcune coppie ci stanno chiedendo la registrazione del padre biologico. Bisogna capire sulla base di quale documento poterlo fare, poiché non figura sull’atto di nascita del bambino, ma sarebbe già un piccolo passo". In presenza o da remoto, insieme ai sindaci di Torino e Milano, c’erano anche quelli di Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Bari: gli stessi sette che hanno recentemente scritto al Governo Meloni chiedendo di "annullare la disparità della legge in materia di diritti civili".

Durante la kermesse si sono registrati anche gli interventi di scrittori come Nicola Lagioia, registi come Domenico Calopresti e Davide Ferrario, attori come Stefania Rocca, Luca Argentero e Ambra Angiolini. La comica Luciana Littizzetto ha letto una delle sue "letterine".

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