Milano – L’incontro ‘Donne nella scienza’ ha aperto il Festival dell’Ingegneria del Politecnico di Milano, in programma da oggi venerdì 22 settembre fino a domenica al Campus Bovisa. Una tre-giorni con oltre settanta eventi in programma, per avvicinare grandi e piccoli alla scienza e alla tecnologia.
“L’ingegneria non è una materia né ostica né noiosa – ha detto Marcella Logli, direttore dell’Area Public Engagement e Comunicazione del Politecnico di Milano – con il Festival dell’Ingegneria racconteremo una disciplina che è alla portata di tutti, divertente, interessante. L’evento apre le porte ai più piccoli, con laboratori riservati a bambini da 6 a 13 anni, e poi a tutte le persone appassionate, con convegni e oltre 25 laboratori gestiti da oltre 200 ricercatori. E ancora: conferenze, momenti di incontro culturale, performance fra cinema, teatro, musica. Una vera kermesse che diventa terreno di incontro fra la popolazione del Politecnico e i cittadini di Milano”.
Il dibattito inaugurale dell’evento, di cui Qn e Il Giorno sono media partner, ha visto confrontarsi Amalia Ercoli Finzi, prima donna ingegnere aeronautico; Gabriella Greison, divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga; Agnese Pini, direttrice dei giornali del gruppo Qn-Quotidiano Nazionale e Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano. Quest’anno il Festival pone l’accento sulla parola INGEGNERA, titolo diventato da poco ufficiale, e sottolinea anche in occasione di questa manifestazione l’importante contributo delle donne allo sviluppo della scienza.
A partire da Amalia Ercoli Finzi, professoressa Onoraria di Meccanica del Volo Spaziale al Politecnico di Milano: “È stato impressionante quello che abbiamo trovato con la missione Rosetta – ha detto – sulla superficie della cometa abbiamo trovato molecole organiche e addirittura un aminoacido, uno dei mattoni della vita. Questo ha cambiato la mia visione del futuro, mi sono resa conto non solo che noi non siamo niente nell’Universo ma che qualcun altro, forse, ci fa compagnia. Non siamo soli”.
Agnese Pini, direttrice del Giorno e degli altri giornali del gruppo Monrif, ha sottolineato: "Secondo dati Istat del 2021 in Italia, che è uno dei Paesi più industrializzati al mondo, non lavora neppure una donna su due e nel Meridione la percentuale scende al 30%. Giusto celebrare le donne ai vertici ma noi i problemi li abbiamo alla base. I livelli occupazionali sono tragici e non adeguati per un Paese che sta nel G7 e nell’Unione Europea".
Sulla stessa lunghezza d’onda Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico: “Nelle materie tecnologiche come l’ingegneria, in quasi tutti i corsi, la percentuale di studentesse è sotto il 40% del totale. È evidente che poi la percentuale di ricercatrici non possa essere più elevata. Il tema allora è fare in modo che, anche con iniziative come questa, le ragazze si appassionino prima dell’università alla tecnologia, uno strumento che può supportare la ricerca di soluzioni alle grandi sfide che abbiamo davanti, da quelle climatico-ambientali a quelle sociali ed economiche”.
Gabriella Greison, divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga, ha parlato della propria esperienza, di come “raccontare la fisica quantistica è fondamentale e io lo faccio attraverso storie, romanzi”. “Siamo dentro la seconda rivoluzione quantistica – ha spiegato - le nostre vite saranno sconvolte ancora da nuove tecnologie. I ragazzi devono essere pronti, non ci deve essere paura che le macchine possano prendere il posto dell’uomo: è sempre l’uomo che comanda le macchine”.
Al termine dell’incontro c’è stata la brillante esibizione della P-Funking Band tra funk, rhythm’n’blues e jazz, per concludere la serata inaugurale a ritmo di musica.