REDAZIONE MILANO

Ragazze adescate per video hard della clinica inesistente: il falso ginecologo e il rampollo in silenzio davanti al giudice

Milano, Antonio Cirla e Alessandro Marco Possati (ai domiciliari) sono accusati di violenza sessuale di gruppo

Le vittime venivano abusate durante una finta visita mediche (foto di repertorio)

Le vittime venivano abusate durante una finta visita mediche (foto di repertorio)

MILANO, 10 MAG - Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano Mattia Fiorentini il falso ginecologo 71enne - in realtà radiologo in pensione - e il produttore cinematografico finiti ai domiciliari per violenza sessuale di gruppo per aver commesso abusi su almeno sei ragazze.

I due – Antonio Cirla, 71 anni e Alessandro Marco Possati, 42, che nella messinscena recitava la parte del “cameraman” – sono  accusati di aver adescato 135 giovani fingendo di ingaggiarle come attrici per un video promozionale di una clinica inesistente, restano quindi ai domiciliari.

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Alessandro Possati in una foto scattata nel 2012

L’inganno

A quanto emerso dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo coordinate dal pm Antonio Pansa, il medico e il rampollo 42enne agivano “in maniera seriale, da anni, per adescare ragazze e indurle a girare, a loro insaputa, video di carattere pornografico”. Ragazze “adescate con l’inganno”, anche perché “i due uomini si palesavano nelle email di invito con generalità femminili” e dicevano che nella clinica sarebbero state presenti dottoresse.

Una delle vittime

Una delle ragazze ha raccontato di essere rimasta “impietrita”, di essersi sentita “inerme” quando si è trovata da sola nella stanza con i due uomini, che le hanno chiesto di spogliarsi e di sottoporsi a una visita ginecologica filmata con una telecamera.

“Non sono riuscita a muovermi perché ero sotto choc – ha riferito – avevo paura, temevo che quelle persone potessero farmi del male”. Subito dopo essere uscita dallo studio in via Francesco Sforza, nel cuore di Milano, affittato con falsi nomi da Cirla e Possati è subentrato il terrore che potessero “diffondere quei video” realizzati senza alcuna autorizzazione.

Il trauma degli abusi subiti ha provocato insonnia, crisi di pianto e “attacchi di panico”, che l’hanno portata a rivolgersi a un’associazione che si occupa di donne vittime di violenze e a uno psichiatra.