REDAZIONE MILANO

Nati sul nido in cima al Pirellone, a 125 metri di altezza: la storia dei 3 pulli di Giò e Giulia, i falchi pellegrini star dei social

Due maschi e una femmina, in ottima salute. I tre piccoli sono stati inanellati con uno speciale anello che identifica in maniera univoca ogni esemplare. Da 11 anni la covata viene seguita con affetto e curiosità tramite le web cam del grattacielo milanese. I nomi dei nuovi nati saranno ispirati alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, presto il sondaggio

Uno dei tre pulli ai quali è stato apposto l'anello identificativo

Uno dei tre pulli ai quali è stato apposto l'anello identificativo

Milano – Non si può dire che non siano “lombardi doc”. Stiamo parlando dei tre pulli (i nidiacei dei rapaci ndr) di Giò e Giulia, i falchi pellegrini che, da 11 anni, nidificano sul tetto del grattacielo Pirelli, una delle sedi di Regione. Sono due maschi e una femmina quelli oggi ‘inanellati’ da due inanellatori ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)/ GOL (Gruppo Ornitologico Lombardo) che hanno indossato l’apposita imbragatura per potersi agganciare alla rotaia che corre lungo il sottotetto del grattacielo Pirelli e raggiungere in sicurezza il nido che si trova 125 metri di altezza. I tre piccoli – che ancora non hanno un nome – stanno bene. Lo ha reso noto Giovanni Gottardi, presidente GOL, coadiuvato da Guido Romagnoli.

Inanellamento: a cosa serve?

I tre pulli sono stati prelevati e messi in morbidi sacchetti di cotone che ne impediscono la vista dell’esterno, garantendo così la necessaria tranquillità .L’anello che viene utilizzato per l’inanellamento è di metallo molto leggero, adeguato al diametro delle zampe, e collocato tramite speciali pinze che lo chiudono, senza comprimere la zampa. Sulla superficie dell’anello è riportato un codice alfanumerico che identifica in modo univoco ciascun falco; tutti i dati raccolti durante l’inanellamento vengono successivamente inviati a ISPRA che, a sua volta, li trasmetterà al database internazionale EURING. Questa operazione permetterà, qualora l’animale fosse ritrovato, di capire la distanza percorsa dal luogo di inanellamento e di valutare eventuali aspetti della biologia della specie, in base alla stagione del rinvenimento. I pulli vengono pesati, si sottopongono alla misurazione del becco e del tarso (corrispondente all’incirca alla gamba del volatile), al controllo dello stato di sviluppo del piumaggio e, in questa circostanza, gli esperti procedono anche a verificare l’eventuale presenza di eventuali parassiti. Terminata l’operazione di inanellamento, della durata di circa 20 minuti per ciascuno dei giovani falchetti, i pulli sono riportati al nido e possono continuare la loro vita in natura.

Il sondaggio per scegliere i nomi

A breve partirà il sondaggio che Regione Lombardia lancerà per il ‘Totonomi’ dei tre pulli. Con ogni probabilità il tema scelto potrebbe riguardare le prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Nei prossimi giorni saranno rese note le modalità per proporre i nomi. “È una simpatica tradizione che – ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – si rinnova da oltre un decennio e ci fa sentire orgogliosi. I falchetti simboleggiano un po’ lo spirito di noi lombardi: girano in vari posti, uscendo anche dai confini italiani, in cerca di luoghi che li possano ospitare, ma quando si tratta di scegliere una ‘casa’ in cui far nascere i loro figli non hanno dubbi e tornano in Lombardia, sul tetto del grattacielo Pirelli”. “Auguro il meglio ai tre pulli – ha aggiunto il governatore – che ormai sono diventati, come la loro mamma e il loro papà, delle vere star dei social network in grado di attirare l’attenzione di intere famiglie, nonni inclusi, che osservano le loro giornate guardando le webcam posizionate a 125 metri di altezza”.