Evasione carcere Beccaria: fuga pianificata come nei film

Continua la caccia ai quattro detenuti mentre tre sono rientrati nella struttura, convinti dai propri familiari

Milano, 27 dicembre 2022 - Continua la caccia ai quattro detenuti tuttora in fuga dopo l'evasione dal carcere minorile "Cesare Beccaria" di Milano. Tutto è accaduto la sera di Natale: in sette hanno rotto una protezione di legno nel "cantiere infinito" in cortile aprendosi un varco per poi salire sulle impalcature e scavalcare il muro verso la libertà. Uno avrebbe pure utilizzato un lenzuolo come nei film. E da quel momento è cominciata la grande fuga dei sette detenuti (tre poi rientrati nella struttura). I protagonisti sono due reclusi di 18 anni, uno di 19 e quattro di 17, cinque italiani, uno dei quali nato a Milano da genitori nordafricani, poi un ecuadoriano e l’altro marocchino, tutti in carcere per reati come furti e rapine.

Tre rientrati, quattro in fuga

Tre evasi sono già rientrati, due ritrovati dopo poche ore, convinti a tornare al Beccaria dopo la mediazione della nonna e della sorella. Il terzo è tornato ieri mattina, dopo aver parlato con i genitori (tutti verranno trasferiti in altri istituti). Continua la caccia ai quattro fuggiaschi, da parte degli agenti penitenziari insieme alla polizia. E ieri pomeriggio ci sono stati altri momenti di tensione. Il caso solleva riflessioni e scatena polemiche sulla realtà delle carceri e sulla tutela del personale della Penitenziaria.  

La protesta

La scintilla che ha dato il via a proteste di altri giovani detenuti, che alla notizia dell’evasione hanno incendiato alcuni materassi. Quindi l’allarme è stato doppio: per la fuga e per le fiamme che hanno reso necessario un intervento dei vigili del fuoco che hanno subito domato il rogo con più squadre. Quattro agenti di polizia penitenziaria sono stati soccorsi all’ospedale San Carlo per aver respirato fumo. Durante le operazioni di spegnimento, uno dei reparti è rimasto senza luce. Nei momenti di tensione non sono mancati insulti – rivolti a giornalisti, fotografi e cineoperatori – lanciati dalle finestre dell’istituto penale minorile.

La dinamica 

Stando a quanto emerso, i sette si trovavano nel campo di calcio del "cortile passeggi" durante un momento ricreativo, quando alle 16 hanno trovato il modo di scappare distraendo chi li sorvegliava e mettendo mano alla protezione di legno del cantiere per i lavori di ristrutturazione (cominciati 18 anni fa, conclusi in alcuni padiglioni e tuttora in corso in altri). Quindi dalle impalcature hanno scavalcato la recinzione. Un’evasione pianificata, approfittando del giorno di festività, con il cantiere deserto, oppure un’idea estemporanea messa in pratica senza rifletterci troppo? È ancora da capire.

Gli avvocati

Per il presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, Vinicio Nardo, "il carcere è un'istituzione troppo ignorata per poter essere efficiente. Sette ragazzi in fuga non sono un grande problema, la risposta dello Stato, invece, se fatta unicamente di muri e di chiavi, quella sì rimarrà il problema da risolvere. L'Ordine prende così posizione sulla fuga dei sette ragazzi dal Carcere minorile Cesare Beccaria: e l'evasione da un carcere fa sempre rumore, con quella dal Beccaria di Milano siamo al parossismo delle suggestioni: per i lavori perennemente in corso, per la sorveglianza allentata, per la fuga di massa, per lo scombussolamento di chi è rimasto recluso".Il presidente degli avvocati milanesi invita a non farsi illusioni: "Il carcere è costrizione e dolore, e tale rimane soprattutto durante le festività, quando la naturale tensione verso la libertà diventa una lama rovente conficcata nella carne e per questo Nardo ricorda che l'Ordine è stato impegnato in questi anni e anche negli scorsi mesi "proprio su iniziative  per soluzioni alternative alla carcerazione e si è anche attivato su iniziative di sensibilizzazione sui problemi dei carcerati e ha firmato proprio questo mese un protocollo con gli altri Ordini Lombardi e le istituzioni per la prevenzione dei suicidi, che hanno raggiunto numeri allarmanti in questo 2022". 

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