MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Erba alta e incuria: inaccessibile l’oasi del Lamberin

Opera, un polmone verde che avrebbe potuto dare refrigerio ai “forzati d’agosto“ in città e invece ha sollevato una forte protesta da parte degli ambientalisti

Erba alta e incuria: inaccessibile l’oasi del Lamberin

Augusto Sandolo di VivOpera mostra le erbacce che hanno ormai invaso l’oasi, rendendola inaccessibile ai visitatori

Opera  – L’oasi del Lamberin inaccessibile a causa dell’incuria e dell’erba alta. Un polmone verde infestato da insetti vari che avrebbe potuto dare refrigerio ai “forzati d’agosto“ in città e invece ha sollevato una forte protesta da parte degli ambientalisti. Si tratta di un’oasi raggiungibile percorrendo la provinciale Vigentina, una volta arrivati al Dosso di Locate si imbocca via Fornace Cavallino. Alla fine di questa strada, improvvisamente ci si trova di fronte un polmone verde che addirittura era stato inserito come posto ideale per l’educazione ambientale. Un bosco con percorsi per passeggiate che costeggiano il Lambro Meridionale e che in linea d’aria si trova a circa 600 metri di distanza da un’altra oasi, quella di Tolcinasco, che invece è gestita meravigliosamente e rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della natura.

"Il Lamberin di Opera con questo caldo potrebbe essere un bel posto dove andare per avere più fresco e respirare un po’ d’aria pura. Invece vai lì e ti trovi davanti un’area inaccessibile, con l’erba quasi ad altezza d’uomo e rami spezzati ovunque – spiega Augusto Sandolo di VivOpera e tra i fautori della creazione dell’oasi –: è una vergogna. Tutti si riempiono la bocca col Lamberin ma purtroppo alla prova dei fatti questa è la situazione. Che peccato ma anche che rabbia". "Che spreco! Speriamo che al più presto taglino l’erba, ma soprattutto provvedano a trovare chi possa gestirlo adeguatamente, tenendo conto delle sue peculiarità ambientali", fanno eco dall’associazione Operamigliore. Dopo la protesta di VivOpera sui social dilagano le segnalazioni per la cattiva gestione del verde ma arrivano anche suggerimenti come quello di aprire un chioschetto all’ingresso dell’oasi dando al gestore l’incarico della manutenzione del verde. Ma fra il dire e il fare ci sono lunghi e faticosi iter burocratici.