FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Dopo il Tessera diventa “zona 30“ anche il quartiere Giardino

Obiettivo la sicurezza soprattutto degli “utenti deboli“, pedoni e ciclisti

Dopo il Tessera diventa “zona 30“ anche il quartiere Giardino

Dopo il Tessera diventa “zona 30“ anche il quartiere Giardino

Per percorrere le strade che circondano l’intero Quartiere Giardino bisognerà viaggiare al massimo a 30 chilometri orari. "L’obiettivo è migliorare la qualità urbana e lo sviluppo delle attività sociali, ridurre l’incidentalità e incentivare la mobilità dolce – spiega l’assessore alla Mobilità Fulvio Paladini –. Un passo importante verso una città più sostenibile, più sicura e a misura di pedoni e ciclisti". Dopo il quartiere Tessera, anche il Giardino diventa "zona 30".

Un provvedimento che coinvolge via delle Betulle, via dei Pioppi, via delle Acacie, via dei Mandorli, via delle Ginestre e via Brunelleschi. "È una misura volta a prevenire innanzitutto il rischio di incidenti e a ridurne le eventuali conseguenze, sia per i conducenti di auto e i loro passeggeri, sia per chi percorre a piedi o in bicicletta le vie della città", aggiunge l’assessore. "Ringrazio il comandante e la polizia locale – dichiara il vicesindaco Salvatore Gattuso – che hanno dato attuazione a una misura prevista dal Piano generale del traffico urbano approvato lo scorso anno dal Consiglio comunale. Come è noto, il nostro è un Comune ad alta densità residenziale che conta 24mila abitanti e circa 13mila autoveicoli in poco meno di 4 chilometri quadrati di superficie totale della nostra città". Secondo l’Amministrazione, è quindi fondamentale "attuare tutte le misure di sicurezza per prevenire gli incidenti e anche per incentivare gli spostamenti a piedi e in bicicletta all’interno del territorio. Le statistiche – spiega l’assessore alla Mobilità – ci dicono che il numero di incidenti è in diminuzione, ma non si può abbassare la guardia: nel 2022 si sono registrati 107 sinistri con 39 feriti. Sono troppi. La moderazione della velocità – conclude Paladini – diventa dunque una necessità assoluta, che il Piano generale del traffico urbano indica come la prima delle misure necessarie. Oltre alla tutela della sicurezza stradale e dell’incolumità delle persone, penso soprattutto ai bambini e agli anziani. La riduzione della velocità porterà anche benefici all’ambiente, grazie a minori consumi e minor inquinamento, migliorando la qualità urbana. È una misura di responsabilità sociale".