REDAZIONE MILANO

Famiglia e adozioni gay, fra Dolce & Gabbana ed Elton John è guerra su Instagram e Twitter

Centinaia di post su Twitter e Instagram seguono la polemica fra Dolce & Gabbana ed Elton John sulle fecondazioni in vitro, adozioni e famiglia gay. Ma Stefano Gabbana parla di strumentalizzazione

Domenico Dolce e Stefano Gabbana

Milano, 15 marzo 2015 - Domenica di fuoco sui social vip intorno agli stilisti Dolce e Gabbana, in seguito alle loro dichiarazioni sulla famiglia tradizionale. Per primo Elton John, seguito da Courtney Love e Ricky Martin, hanno dichiarato guerra agli stilisti siciliani di base a Milano a colpi di hashtag come #boycottDolceGabbana e #boycottEltonJohn a seconda del partito preso. Una valanga di commenti alla quale lo stesso Stefano Gabbana nei giorni scorsi aveva tentato di porre un argine, affermando di non aver mai detto "no alle adozioni gay"«Falsità!! W la Famiglia W i bambini W le adozioni W la libertà di pensiero e W l'Amore #dgfamily #madeinitaly» e parlando di "strumentalizzazione". Successivamente con una nota ufficiale la coppia creativa simbolo del made in Italy nel mondo ha precisato: «Non era nostra intenzione esprimere un giudizio sulle scelte degli altri. Noi crediamo nella libertà e nell'amore».

La ridda di post parte dall'Inghilterra, dove Elton John, che ha due figli ottenuti con la fecondazione in vitro con il marito David Furnish, ha duramente attaccato Domenico Dolce e Stefano Gabbana. In una recente intervista su un settimanale i due si erano detti contrari alle famiglie gay, ancor di più se con figli frutto della fecondazione artificiale, dicendo no alle adozioni gay e ai «figli della chimica che non hanno mamma e papà». Nell'intervista i due, che da tempo hanno fatto coming out sulla loro omosessualità e che in passato sono stati fidanzati fra loro, spiegano che per loro l'unica famiglia è quela "tradizionale" e esternano il loro disaccordo sulla nascita di figli grazie alla chimica e alla fecondazione in vitro o agli uteri in affitto. "La vita - spiegano - ha un percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate".

«Come vi permettete di dire che i miei meravigliosi figli sono 'sinteticì?», ha scritto stamani Elton John sul social network, intimando a Dolce e Gabbana di «vergognarsi per aver puntato i loro ditini contro la fecondazione in vitro, un miracolo che ha consentito a legioni di persone che si amano, etero ed omosessuali, di realizzare il loro sogno di avere figli. Il vostro pensiero arcaico è fuori tempo: proprio come le vostre creazioni di moda». E qui arriva la fatwa: «Non indosserò mai più nulla di Dolce e Gabbana».

 

A questo punto, la replica poi rimossa da parte di un profilo che appare uguale a quello di Stefano Gabbana, sotto il post di Elton John: 'Fascist!'. Così lo stilista avrebbe commentato le frasi dell'artista inglese, che ha invitato a boicottare il marchio Dolce e Gabbana per il loro no alle adozioni gay. Il commento dell'utente, che ha la stessa foto del profilo e lo stesso nome utente di Stefano Gabbana, è stato seguito da un ulteriore post che lanciava l'hashtag #boycottEltonJohn, ma entrambi i commenti sono poi spariti. Alcuni internauti li hanno però salvati e diffusi viralmente sui social.

 

 

Sul suo profilo Instagram Stefano Gabbana non è intervenuto direttamente nella polemica, ma, secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, a un utente che gli ha chiesto «a me è sembrato di scorgere un'aperturaIl post su Instagram che riporta l'intervista di Dolce e Gabbana maggiore tua rispetto a Domenico, o sbaglio?» ha risposto «viviamo in un paese democratico e il rispetto per le idee altrui è fondamentale». Nella lunga intervista, le posizioni dei due differiscono. Domenico dice di non poter avere un figlio perché gay, Stefano invece confessa che lui un figlio lo farebbe subito.  Sul suo profilo Instagram, lo stilista aveva peraltro postato alcuni giorni fa una foto con la dichiarazione riportata da "Panorama" sulla famiglia tradizionale. E oggi ha ironicamente postato sempre su Instagram, con l'hashtag #boycottDolceGabbana, lanciato da Elton John, tanti commenti alla vicenda trovati sui social, comprese immagini di gente che butta nella spazzatura capi Dolce e Gabbana.

Un'intervista alla quale fa il verso con un gioco di parole tutto italiano Courtney Love Cobain sulla sua pagina Instagram: «Ho appena raccolto tutti i miei vestiti Dolce e Gabbana e li voglio bruciare. Non ho parole. Boicottiamo la bigotteria insensata»: così l'ex compagna del cantante grunge Kurt Cobain aderisce alla campagna #boycottD&G lanciata da Elton John. La cantante ha postato un'immagine che abbina la copertina di Vanity Fair del 2005, dove i due stilisti posavano in mezzo a dei bambini sotto il titolo 'Il desiderio di essere padrì, a quella di 'Panorama' con il titolo 'Viva la famiglia (tradizionale). Le immagini sono sormontate dalla scritta "Volta & Gabbana".

 

I just round up all my Dolce & Gabbana items and want to burn them. I'm just beyond words and emotions. Boycott senseless bigotry! #boycottD&G

Una foto pubblicata da Courtney Love Cobain (@courtneylove) in data:

 

Sulla vicenda, interviene anche Ricky Martin, che tenta una "moral suasion" sugli stilisti, sottolineando il peso della loro voce e influenza. Indugiando con una scrittura da social molto disinvolta, in cantante portoricano si indirizza direttamente a Domenico e Stefano: "Dolce e Gabbana, le vostre voci sono troppo potenti per diffondere così tanto odio. Sveglia, siamo nel 2015. Voletevi bene, ragazzi" E però aggiungendo l'hashtag coniato da Elton John.

 

 

LA DIFESA - «Falsità!! W la Famiglia W i bambini W le adozioni W la libertà di pensiero e W l'Amore #dgfamily #madeinitaly strumentalizzazione»: così Stefano Gabbana, lo scorso 12 marzo, aveva risposto Il post su Instagram che riporta l'intervista di Dolce e Gabbana (2)su Instagram a Giorgia Meloni che, riprendendo l'intervista degli stilisti uscita su 'Panoramà, aveva scritto «Dolce e Gabbana si dichiarano contrati alle adozioni gay. Ora daranno degli omofobi anche a loro?». Gabbana ha anche postato un articolo di un quotidiano milanese intitolato «Noi gay diciamo no alle adozioni gay», scrivendo: «Non ho mai detto questo!!! Le solite palle....vogliono vendere più copie!!! La verità Nn interessa a nessuno....»

«Crediamo fermamente nella democrazia e pensiamo che la libertà di espressione sia una base imprescindibile per essa. Noi abbiamo parlato del nostro modo di sentire la realtà, ma non era nostra intenzione esprimere un giudizio sulle scelte degli altri. Noi crediamo nella libertà e nell'amore». Così Stefano Gabbana, in una nota ufficiale, commenta la polemica.